- Ah no capisci?
- No, proprio non riesco!
- Allora adesso te lo spiego: tutto è cominciato il giorno in cui sei andato a cena dal tuo capo. Quella sera io non avevo nulla da fare e me ne stavo da sola davanti alla televisione. Mi annoiavo, mi sentivo sola e non avevo proprio voglia di stare in casa allora decisi di uscire anch'io e sono andata giù nel pub. Lì ho incontrato la solita combriccola, abbiamo scherzato, parlato e riso, finché Antonio mi ha preso per la mano e mi ha portata in bagno. Lì mi ha abbassato le mutandine.
- Cosa?
- Proprio così!
- Sei andata via spero?
- No. Me l'ha leccata come nessun altro aveva mai fatto prima. Nemmeno tu.
- Sei una maledetta troia!
- Lo so. E sono così arrabbiata con te perché tu hai permesso che accadesse. Se non fossi andato alla cena, saresti stato tu a leccarmela e non Antonio.
- Ma cosa cazzo c'entra, ero ad una cena di lavoro! E tu, brutta troia, non riesci nemmeno a controllarti? Non ce la fai a stare con le gambe chiuse per un paio d'ore?
- Ho bisogno di qualcuno che costantemente si faccia carico dei miei bisogni. Ho bisogno di qualcuno che sia qui, quando le mie necessità chiamano.
- Ma è stato Antonio a portarti in bagno, non sei stata tu.
- Ho mentito. Ho preso io per mano Antonio. Gli ho abbassato io le mutande e gliel'ho succhiato.
- È finita!
- Sì, tra noi è finita se vuoi possiamo farci l’ultima scopata.
- Stai con Antonio adesso?
- Sì, credo di sì.
- Ok, allora andiamo a scopare.