Sarebbe stato così facile amarti.
Hai vissuto troppo poco.
Non hai compreso l'amore.
Non hai compreso nemmeno me.
Saltai nel vuoto
e in un attimo
arrivò il nulla,
come un soffio di vento sul viso stanco
di chi ha amato troppo qualcuno
che troppo poco ha amato la vita.
Un tonfo sordo.
Le urla, le lacrime, l'orrore,
la disperazione, l'odio... l'amore.
Ti vedo anche dal buio.
E tu? Tu mi vedi?
Sono solo e piango,
senza te.
Non siamo soli,
mai.
La Luna saprà guidare il mio cammino
quando nel buio della notte,
non sei a me vicino.
Sei qui?
Sai davvero con me?
Sono un sogno ad occhi aperti
concepito in stanze buie.
Un fantasma rassegnato
che rappresenta il tuo passato.
Gli spettri a cui do la caccia
son d'altro tipo: non hanno la faccia.
Soffri, lo vedo.
Non preoccuparti,
ci sono.
Sapere che lì, nell'ombra mi aspetti,
aumenta il desiderio che ho di rivederti.
Vieni con me.
Son qui che ti bramo.
Staremo eternamente insieme,
nell'infinito nulla.
Ho paura del dolore.
Non voglio soffrire.
Stai già soffrendo.
Nel nulla il dolore non esiste,
nel nulla non esiste niente.
Io ti sento!
Perché ti sento?
Perché sei qui?!
Sono dentro di te.
Vivo in te.
Vieni con me!
Vuoi venire con me?
L'amore potrà tornare,
la vita no.
Senza di me non c'è amore.
Senza di me non c'è vita.
Sono io che ti creo
Senza di me tu non esisti.
Io ti posso distruggere, se voglio.
Non lo faresti...
Lo farò!
Non osare...!
LO FACCIO!!
FALLO!!
Per abbandonarti
mi lascio andare;
la sensazione non è male,
sembra di volare.
Sono fiera di te.
Il vento mi graffia il viso.
Sono Libero!
Chiudo gli occhi,
non sento più nie
"Monumento Alla Pazzia" di Gianni Aricò - (Opera esposta al Museo della Follia, sull'isola di San Servolo a Venezia) |
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