giovedì 22 novembre 2018

Dolore



Inesorabile ti sorprende. A poco a poco ti prende. Versa il tuo sangue, prosciuga l'anima. 
Non importa. 
Sei vecchio abbastanza da poter sanguinare continuando a camminare.
Un giorno sanguineranno anche loro e quel giorno sarai tu a mostrare i denti.
Sarai capace di farlo?

Hai visto il diavolo spolverando uno specchio. Ne sei sicuro. Quello che parlava con la tua voce, non era il tuo riflesso. Vorresti rivederlo ma lui non torna più. Ora nello specchio ci sei solo tu.
Era cattivo e infinitamente dolce, voleva abbracciarti e stringerti molto forte.
In quel momento ti sei sentito importante, 
da allora lo cerchi in ogni istante.

Una Luna a falce ghigna spietata in un cielo nero.
Nella tua mente si insinua un pensiero fatto di mille voci assordanti. 
Poi silenzio assoluto. Qualcosa nella tua testa non funziona.
Un furibondo silenzio esplode intorno a te. E non puoi farci granché. 
Puoi solamente ascoltare il vuoto che: ti schiaccia, ti stritola, ti spreme.

In quella notte, come in un brutto sogno, hai capito di cosa hai bisogno.
Hai trovato la tua misura nella solitudine, nella paura. 
È una compagna, un'amica, un'abitudine.
Osservi in rispettoso silenzio un cielo stellato e immobile. 
Nell'ombra qualcuno ti fissa serio.
Ha la bocca storta e le labbra lentamente disegnano il tuo nome.
Non ridere, non piangere, non parlare, non pregare. 
Corri!! Scappa!! Corri e basta. Non ti voltare.

Uscirai a tentoni dal buio e finalmente abbandonerai le oscure profondità del tuo io.
Rivedrai la luce senza dimenticare il male. 
Porterai sempre con te il dolore. Sarà ingombrante, pesante, reale. 
Farà molto, molto male, ma alla fine diventerà parte di te.
Non potrai più farne a meno. Ti identificherai col tuo dolore, finché non sarai tu stesso quel dolore.
E solo allora saprai cosa fare.



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