Quando scriviamo parliamo di noi. Sempre. Non importa quanto cerchiamo di nasconderlo; ogni volta che esprimiamo un concetto o che scriviamo una riga di testo, quella riga parla di noi.
Anche se fosse semplicemente la lista della spesa, è a te che piacciono quelle cose e quindi chi le legge, scopre inevitabilmente qualcosa di tuo.
Esprimersi è nella natura umana ed esprimere se stessi al giorno d'oggi, non è mai stato così facile.
Abbiamo moltissime possibilità per farlo: Blogger, Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram, eccetera eccetera.
E abbiamo moltissimi modi di farlo: scrivere, recitare, filmare, fotografare, disegnare, ballare, eccetera eccetera.
Lo facciamo tutti e lo facciamo da sempre, da molto prima dei social network. Lo facciamo perché vogliamo lasciare una traccia di noi nel mondo. È un grido disperato che cerca di attirare l'attenzione verso di noi, verso la nostra vita:
<<Ehi!! Guardatemi! Sono Qui!! Sono insieme a voi... Forza voltate la testa, guardatemi!>>
Ad alcuni va bene, alla maggior parte no. La maggior parte delle persone viene ignorata. Il loro grido non viene ascoltato e se qualche volta riesce ad essere captato, poi non ha la forza per diffondersi nel mondo. Nessun altoparlante lo ripete agli altri. Il loro messaggio si ferma lì. Nessuno lo sentirà più.
È così: siamo esseri sociali che privilegiano solo alcuni di noi, probabilmente i più meritevoli mentre scegliamo di ignorare tutti quelli che non ci emozionano, che non ci danno niente in cambio del tempo che spendiamo per loro.
<<Se non mi lasci niente, io ti abbandono. Se non mi dai qualcosa, io me ne vado.>>
E così ci si ritrova sempre più soli. Disperati e incapaci di diffondere il nostro pensiero al mondo, di mostrare la nostra brillante personalità. Incapaci di ottenere un risultato soddisfacente: inutili.
Allora iniziamo a ragionare: cosa c'è che non va? Dove sta l'errore? Stiamo sbagliando strada o obbiettivo?
"Non Mollare! Insegui il tuo sogno!"
Belle parole. Dovrebbero motivarci? Sono anni che inseguiamo sogni e qui i risultati scarseggiano, anzi, sono nulli.
Perché dovremmo continuare? A che pro? Chi ce lo fa fare?
Per voi ho solo una risposta:
PASSIONE.
Continuiamo perché ci piace. Perché amiamo quello che facciamo e poco importa se nessuno leggerà ciò che scriviamo, o se nessuno vedrà il nostro dipinto, o il nostro cortometraggio; per noi l'importante è fare ciò che amiamo. Un giorno passato senza dedicare un po' di tempo alla nostra passione, per noi è un giorno perso. Il nostro, è un pensiero fisso, costante. È ciò che ci fa alzare al mattino e che ci fa muovere. Quando hai una passione, sai che qualunque giorno potrebbe essere quello giusto in cui creerai il tuo capolavoro, il giorno in cui avrai quell'idea che nessun altro ha mai avuto e che dimostrerà a tutti quanti quanto vali.
Quando hai una passione, non t'importa se qualcuno ascolterà quello che hai da dire o meno, tu lo dirai lo stesso, perché non potrai farne a meno e, se qualcuno avrà la sensibilità per cogliere il nostro messaggio tanto meglio, ma non sarà di certo il silenzio che ci circonda a fermare la nostra voce.
Ignorateci pure, noi non ci fermeremo per così poco.
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