Essere mediocre non sarebbe male in fondo. Se sei mediocre, sei semplicemente nella media; é molto peggio essere sotto la media e quindi essere scadente, ma una cosa è chiara ormai, io non sarò mai sopra la media, non sarò mai eccellente, rimarrò sempre li, fluttuante in quel range che ondeggia tra il sotto la media e lo scadente.
Perché dico questo? Perché mi butto giù così? Perché sono in un momento di sconforto, dove tutto mi va storto e sembra che non ci sia nessuno che capisca cosa dico e perché faccio quel che faccio. Mi sembra di essere fuori dal mondo, di non aver costruito nessun rapporto sincero e di non poter contare su nessuno.
Mi sento molto solo nonostante sia continuamente circondato di persone che però, si muovono solo nel loro interesse, persone che mi sfruttano e nemmeno ringraziano.
Non ho nessuno con cui parlare di cose che ci accomunino perché non ho niente in comune con nessuno che conosca. Anche con i miei amici storici, le cose sono molto peggiorate; loro sono cambiati in una maniera che è diversa da come sono cambiato io; forse loro sono evoluti mentre io son regredito, fatto sta che i loro nuovi interessi non sono i miei e i miei non sono più i loro.
Quando parlo non mi sento capito, quando sono entusiasta di qualcosa sono l'unico ad esserlo e nessuno condivide la mia gioia, o perché non la comprendono, oppure perché la considerano una cagata. Non riesco più a trovare con nessuno quella complicità che avevo trovato in gioventù con alcune persone.
Forse sono tutti troppo impegnati a costruire la loro vita e la loro leggenda personale per fermarsi ad apprezzare i piccoli interessi di qualcun altro. Ma in fondo è giusto così: ognuno vive la propria vita, nell'indifferenza completa dell'esistenza dell'altro e va avanti credendo di essere la colonna portante di questo universo;
Chissà, forse un giorno incontrerò qualcuno con cui avrò così tante cose in comune da rimanere seduti in giardino a chiaccherare ore e ore fino a notte fonda, sorseggiando birra e sparando cazzate colossali per poi ridere di tutto ma soprattutto di niente.
La complicità è una sensazione che non provo da molto tempo, e devo dire che manca parecchio.
Il vero problema è che trovo pochi mediocri o scadenti come me con cui legare, sono tutti così fondamentali a questo mondo, che non hanno nemmeno due minuti da dedicare ad una persona, chiaramente sotto la media, quindi nettamente inferiore alla loro eccellenza.
Non arriverò mai a competere con tali vite di successo.
E forse nemmeno lo voglio.
"Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, ma chi li ha?"
Dal Film "Stand By Me - Ricordo di un'estate"
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