La verità è che sono in fase down. Le cose non mi girano molto bene e il mio unico rifugio è questo. Il mio rifugio segreto è un cazzosissimo blog, sconosciuto al mondo dove posso urlare le mie fesserie senza essere ridicolizzato pubblicamente o costantemente contestato. C'è qualcosa di più triste?
Oggi anche scrivere mi disturba, mi fa tutto schifo, non mi va bene nulla.
Ho sentito dire che non c'è niente di meno attraente di una persona che si lamenta, ed è vero. Non vi biasimo se ve ne sarete già andati.
Mi piacerebbe scrivere qualcosa di bello, di geniale, qualcosa di indimenticabile, ma ad una rilettura sembra sempre che nel mio stile machi qualcosa. Un tocco magico, quel piglio in più che farebbe la differenza tra uno scritto mediocre e uno decente. Manca proprio quella classe che invece trovo nella prosa di scrittori già affermati, e alcune volte anche in quella di certi giornalisti che, parola dopo parola, costruiscono frasi che inanellandosi le une alle altre, vanno a trasformare un banale articolo di giornale in un pezzo letterario, tanto è armonica la prosa. Mi manca questo. Il tempo delle parole giuste, il ritmo delle frasi, l'armonia del discorso. Mi manca la Magia.
Saper scrivere bene è questione di gusto, di talento ma sopratutto di molto lavoro e studio. Leggere tanto, scrivere tanto. Se volete fare gli scrittori questo deve essere il vostro mantra: leggere tanto, scrivere tanto. Forza ripetete con me: leggere tanto, scrivere tanto. Leggere tanto, scrivere tanto. Leggere tanto, scrivere tanto.
Poi però scoprirete che solo quello non basta. Vi servono anche delle idee, degli argomenti, delle storie, delle conoscenze, della cultura. Nel mondo della scrittura serve tutta l'esperienza che avrete maturato nella vostra vita. Se non sapete qualcosa, per carità, non scrivetela. Il mondo è pieno di notizie a metà e se proprio la volete scrivere, almeno informatevi. Diventare esperti sarebbe il massimo, ma il tempo corre e la vita alla fine non è poi così lunga. Chi ha il tempo per fare tutto?
Raccontata così, scrivere sembra un lavoro piuttosto impegnativo, e infatti lo è. Chi non ha tenacia mollerà, chi non ci crede sul serio mollerà, chi non ha amore per le parole mollerà, chi non ne è ossessionato, chi non ci pensa giorno e notte, chi non trova degli spunti di scrittura in ogni situazione, mollerà.
Per questo arrivano giorni sconfortanti, giorni in cui ci credi meno, giorni in cui tutto è molto più faticoso del solito.
Dentro di me so che prima o poi pubblicherò qualcosa. Non è una questione di soldi. È una questione di orgoglio personale. Se poi arriveranno anche dei lettori, tanto meglio; non so se le banalità che scrivo potranno piacere alle persone, ma se arriveranno ad una pubblicazione reale, sarò sempre sicuro che al mondo, almeno una persona le avrà veramente apprezzate. Ringrazio già da ora quest'uomo o questa donna che, con incredibile sprezzo del pericolo, mi faranno il regalo più bello che uno scrittore possa sperare di ricevere: il suo libro.
Nessun commento:
Posta un commento