Stasera, vicino a casa mia si esibisce col suo nuovo spettacolo "Rodrigo Live", Luca Ravenna. E indovinate un po' chi ha preso un biglietto?
La tristezza vera è che ci andrò da solo, ma questa sembra ormai una parte costante della mia vita. Ricordo un diario di scuola in cui c'era una di quelle pagine dove, oltre ai classici dati anagrafici, si potevano scrivere anche i proprio sogni, le aspirazioni eccetera eccetera; beh, io alla voce "Paure", ricordo distintamente di aver scritto:
"La solitudine: non avere amici. Ma questo non succederà mai."
Beh, caro me del 1999, eccoci qui nel 2022 e pensa un po': la tua paura si è avverata.
Gli amici li conti sulle dita di una mano e li vedi davvero molto poco, molto meno di quanto vorresti.
Esci raramente con i colleghi.
A casa ogni sera ti ritrovi da solo sul divano... anzi no dai... è ingiusto nei confronti del tuo povero gatto, rifacciamo: A casa ogni sera ti ritrovi sul divano, con solo il tuo gatto a fianco;
Non parli mai veramente con qualcuno se non per scambiare qualche battuta, ma mai una vera e propria conversazione profonda.
Beh, se non è vera solitudine questa, caro me del 1999, non so come la si possa chiamare.
Però:
È vero che potrei chiamarli più spesso; ma è anche vero che spesso preferisco la solitudine;
È vero però che loro mi cercano molto poco; ma è anche vero che quando lo fanno, spesso dico di no;
In fondo riesco a capire perché sono finito fuori dal gruppo. Un po' perché me la sono cercata e un po' perché diventando adulti si allentano certi legami che sembravano impossibili da perdere. Non sono assolutamente persi, in questo voglio essere chiaro, ma allo stesso tempo non sono più quelli di prima. Sono cambiati insieme a noi, e non per forza in meglio.
Comunque niente dai; volevo scrivere della mia gioia per lo spettacolo e sono finito in un buco nero di autocoscienza.
Stasera vado a vedere Luca Ravenna. Da solo. Già.