Una parte delle radiazioni solari che che arrivano sulla superficie terrestre, finiscono su aree chiare come ghiaccio o neve, da lì rimbalzano e tornano nello spazio; questo auspicabile comportamento viene chiamato effetto albedo.
L'altra parte delle radiazioni solari colpisce le superfici scure come la terra o la roccia, vengono assorbite sotto forma di calore che poi è irradiato nell'aria e mantenuto in atmosfera attraverso l'effetto serra che, grazie a determinati gas come il metano, l'anidride carbonica e anche il vapore acqueo, trattiene il calore permettendo a noi abitanti di questo pianeta di rimanere in vita. Senza effetto serra sulla Terra ci sarebbe una temperatura media di -18°C.
Naturalmente più gas serra significa più calore. Se farà più caldo, i ghiacciai inizieranno a sciogliersi lasciando scoperte parti di terreno, prima chiare, che avrebbero rimbalzato le radiazioni solari disperdendole nello spazio, e che ora verranno assorbite dal terreno, che emetterà ancora più calore, che farà sciogliere sempre più ghiaccio, che lascerà scoperta sempre più superficie, che riscalderà sempre di più l'atmosfera, innescando un circolo vizioso che farà precipitare la situazione in un meccanismo chiamato retroazione positiva, dove ogni ciclo accentua il fenomeno peggiorando la situazione. Inoltre, più si sciolgono i ghiacciai di montagna, meno acqua potabile sarà a disposizione per dissetarci.
La crisi climatica sta mutando anche le correnti marine modificando in maniera sempre più evidente il clima di intere regioni del mondo. Ondate di caldo anomalo, piogge torrenziali, siccità che porta a incendi incontrollati e deforestazioni, alluvioni, nevicate anomale, sono solo alcuni degli effetti che possiamo osservare.
Nelle regioni artiche, le forti piogge torrenziali stanno provocando una grave fusione del ghiaccio, facendo emergere il terreno sottostante e quindi riducendo ancora di più l'effetto albedo.
Non solo: più il permafrost che circonda il Polo Nord si fonde, più è probabile che vengano rilasciate in atmosfera circa 1500 tonnellate di vari gas serra provenienti dal carbonio organico congelato al suo interno. 1500 tonnellate sono il doppio del carbonio presente oggi nell'atmosfera.
Se fondesse tutto il ghiaccio dei Poli, oltre a fermare le correnti marine che mantengono stabili le temperature, aumenterebbe il livello del mare di circa 75 metri; con solo un metro in più vedremmo affondare Venezia, con circa due metri saluteremmo anche Amsterdam, San Pietroburgo, San Francisco e Los Angeles; oltre i cinque metri se ne andrebbe in fondo al mar anche Londra, e via così...
Che ve ne pare? Situazione sotto controllo, no?
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