La parola medioevo significa "età di mezzo", e fu usata per la prima volta tra il 1500 e il 1600 quando, gli uomini "Rinascimentali", si sentirono in dovere di etichettare il periodo buio dei secoli appena trascorsi, con un nome che li descrivesse come un intermezzo oscuro tra due epoche di splendore.
Qual era il fattore caratterizzante del medioevo? Il concetto che salta subito alla mente se si pensa al medioevo è il feudalesimo. Un sistema economico e sociale che è partito circa nel III secolo a.C. e si è concluso intorno al XIX secolo d.C quando il mondo moderno ha costretto gli uomini ad una rivisitazione dei sistemi economici, politici e sociali. Pensando in questi termini, possiamo affermare che il medioevo è durato circa un millennio e mezzo, terminando definitivamente solo quando, alcuni inglesi, hanno dato il via al più grande cambiamento della storia, la Rivoluzione Industriale (per i pignoloni e i saputelli che si imbatteranno in questa affermazione, ribadisco che, ufficialmente, l'inizio del medioevo viene legato all'anno 476 d.C. con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e finisce, ufficialmente, nel 1492 quando Cristoforo Colombo sbarca nelle Americhe). La rivoluzione industriale ha stravolto il mondo in modo irreversibile, capovolgendo definitivamente la vita degli uomini. Da qui cambia tutto.
La storia inizia a rotolare come una palla su un piano inclinato, prima lentamente, poi sempre più velocemente fino ad arrivare ai giorni nostri, dove il progresso tecnologico sembra inarrestabile.
Ad oggi, in ogni campo della tecnica, lo sviluppo è verticale; i ritmi del progresso sono supersonici ed è davvero impossibile prevedere fin dove arriverà.
La linea di crescita fletterà un po'? Il ritmo rallenterà o continuerà ad aumentare? La produzione è destinata a superare continuamente se stessa o arriverà ad un picco per poi decrescere? Magari rimarrà stabile a lungo! Chi lo sa?
È molto probabile che per fermare quest'incredibile evoluzione umana, dovrebbe succedere qualcosa di davvero molto grosso, una catastrofe. Sì, ci troviamo nel bel mezzo di una vera e propria evoluzione che difficilmente arresterà la sua corsa.
Stiamo cambiando; tutto il mondo sta cambiando e ognuno di noi se ne rende perfettamente conto, solo che lo stiamo facendo troppo velocemente e qualcuno rischia di non stare al passo. Noi, piccoli personaggi in questa folle rappresentazione, fatichiamo a rimanere sulla scena principale. Ma non vi preoccupate, perché nessuno verrà escluso; certo, forse qualcuno potrà rimanere un po' indietro, e probabilmente non comprenderemo tutto quel che accade intorno a noi, ma il sistema non permetterà che qualcuno non ne faccia parte. Il sistema ci vuole tutti dentro sé, perché per alimentare se stesso ha bisogno soprattutto di noi. Soprattutto di te!
Stiamo vivendo l'età delle grandi rivoluzioni tecnologiche, digitali, mediche, sociali ma in qualche modo sembra di vivere ancora un età di mezzo, un momento di passaggio, incasinato e non ben definito, quasi un nuovo medioevo.
Questo "Medioevo 2.0", che ha caratteristiche diverse rispetto alla versione precedente, mantiene un comune denominatore che, idealmente, li avvicina molto: l'incertezza e la fragilità sociale.
Viviamo un tempo incerto dove tutto cambia sempre più velocemente. In pochi attimi, ciò che prima era una novità, adesso diventa obsoleto per poi venire superato da qualcosa di migliore. Il concetto di stabilità sembra perdere significato. Non esiste più niente di sicuro, di certo; tutto può essere affermato, smentito e rivalutato nel giro di pochissimo tempo.
Ovviamente sto estremizzando per rendere chiaro il concetto nascosto in questo discorso. Cioè:
Amo questo mondo e quest'epoca così stimolante, interessante e magica, ma sono davvero terrorizzato.
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