domenica 18 agosto 2019

L'insoddisfazione che ti muove

Come sono arrivato fino a qui? Qualcuno potrebbe dire che l'importante è esserci arrivato e che dovrei anche essere grato per questo. 

Se il giorno in cui ho avuto l'incidente fossi morto, cosa avrei provato negli ultimi agonizzanti momenti in cui nella mia mente scorreva il film della mia vita? Sarei stato soddisfatto dello spettacolo? Non lo so. È una domanda complicata.

Alla propria vita bisognerebbe chiedere quel qualcosa in più e forse, morendo così giovane, mi sarebbe girato parecchio il cazzo di precludermi tutte le possibilità che il mondo mette a disposizione. Poi morire così, nel modo assurdo che racconto QUI!

Un po' per fortuna e un po' per miracolo, è andato tutto bene. Sono ancora qui a scrivere per me e per voi, miei quattro fidati lettori. Quell'esperienza mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto muovere il culo per cercare di cambiare quella vita monotona continuamente destinata a ripetere se stessa.

Ho capito quali sono le mie priorità, cosa conta veramente e ho finalmente intrapreso quella strada che, un po' per pigrizia e un po' per pudore, avevo evitato di imboccare.
Ho capito che alle altre persone, di te, non importa niente.
Ho capito che qualunque cosa tu faccia, non riuscirai mai ad accontentare tutti e che per ogni persona che approva ciò che fai, ce ne saranno almeno il doppio pronte a dirti cosa stai sbagliando; 
Ah... ci sono anche quelli a cui non frega un cazzo di niente e che rimarranno per sempre indifferenti a tutto.

Quindi, dopo tutte queste brillanti intuizioni, ho capito la cosa più importante e cioè che nella vita, ciò che conta è fare quello che ti rende felice facendo soffrire il meno possibile le persone a cui vuoi bene. Sembra un discorso egoistico, ma per avere una vita soddisfacente è fondamentale arrivare a capirlo. Ovviamente ci sono miliardi di variabili che rendono tutto molto più complesso, ma il succo del discorso è che finché non provi veramente a realizzare i tuoi sogni, a raggiungere i tuoi obbiettivi, non puoi lamentarti che questi non si realizzino.

Mentre l'immenso fiume della vita scorre inesorabile, pigro e monotono, mi chiedo se non ci possa essere qualcosa in più di tutto questo. È davvero tutto qui?


Non so esattamente cosa cercare, ma so che l'unico modo per trovare qualcosa è muoversi e agire e credo sia arrivato il momento di farlo. 

Voglio superare i miei limiti, voglio creare qualcosa, voglio realizzare il mio obbiettivo. 

Nella vita ho raggiunto solo obbiettivi che altri mi hanno imposto. I miei obbiettivi li ho sempre accantonati nell'attesa del momento migliore per dedicarmici. Quel momento non arriverà mai, se continuo ad aspettare e quindi ho deciso che da adesso in poi i miei obbiettivi saranno messi in cima alle priorità.

Quindi, per tornare al principio di questo post: 

"Come sono arrivato fino a qui?"

con l'Insoddisfazione.

L'insoddisfazione di una vita piatta e monotona è il motore che ti fa muovere, che ti spinge a guardare dentro di te e che ti fa scoprire nuovi mondi. A volte è un elemento disturbante che fa sbagliare, fa prendere decisioni affrettate e potenzialmente distruttive ma lo fa sempre per farti sfuggire da una condizione immobile e fine a se stessa.

È l'insoddisfazione che ti muove, che ti fa desiderare, sognare, sperare, lavorare, studiare, progettare, inventare, e che fa in modo che tu possa raggiungere una condizione diversa e più soddisfacente. Finché in voi ci sarà la giusta dose di insoddisfazione continuerete a sognare e a lottare per raggiungere ciò che volete; è quando sarete pienamente soddisfatti, che dovrete iniziare a preoccuparvi davvero.


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