2 - 9 Marzo 2022
Le notizie che si susseguono dal campo di battaglia sono sempre più crude. I russi continuano la faticosa conquista delle principali città ucraine e lo fanno senza nessuna pietà, colpendo ospedali, scuole e corridoi umanitari, compiendo così dei veri e propri crimini di guerra di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere.
L'obiettivo di una guerra lampo è sfumato grazie alla grande resistenza ucraina, quindi ora Mosca cerca di stremare l'esercito e la popolazione ucraina assediando abbastanza a lungo le città in modo da provocare la mancanza di viveri e di rifornimenti e indurli così alla resa o alla fuga.
L'occidente intanto interrompe ogni rapporto economico con la Russia ad eccezione del commercio degli idrocarburi che continuano ad essere richiesti e a venir forniti.
Anche Putin mette in atto embarghi e proibizioni che vanno a colpire i mercati europei e americani.
La Cina finalmente rompe il silenzio dei primi giorni e diachiara che darà aiuti umanitari alla popolazione ucraina in difficoltà, dall'altra parte però aiuterà anche l'economia Russa a non affondare aumentando i rapporti commerciali tra le due potenze. Una mossa paracula, insomma: aiuta le vittime di guerra ma di fatto si schiera con gli oppressori sostenedoli nello sforzo economico.
Passiamo alle vittime: le fonti ucraine parlano di circa 12 mila soldati russi uccisi e 6 mila soldati ucraini; Washington ha numeri decisamente diversi che raccontano di circa 4 mila russi caduti nel conflitto.
Insomma le cifre sono troppo parziali, altalenanti e pilotate per avere informazioni che siano almeno attendibili quindi credo che smetterò di segnalarle, almeno fino a quando non ci sarà l'assoluta certezza dei dati.
Sta di fatto che comunque qualsiasi morte che sia superiore allo zero è già una morte di troppo per una guerra che non dovrebbe aver ragione di esistere.
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