Spesso, quando non conosciamo qualcosa, essa ci appare avvolta da un affascinante velo di mistero, che la rende intrigante e degna di essere scoperta. È come se fossimo immersi in un mondo di meraviglia, dove ogni cosa sembra magica e impossibile. Tuttavia, quando decidiamo di guardare oltre quel velo e svelare il mistero, la banalità di ciò che prima ci affascinava ci colpisce come un pugno in pieno viso.
In fondo il mondo è fatto così e quanto prima imparerai a guardarlo con occhi "consapevoli", tanto prima imparerai a parare e scansione i colpi che inevitabilmente proverà ad infliggerti.
Nonostante questa delusione, è necessario imparare a vedere il mondo con occhi più lucidi e consapevoli, riconoscendo che la realtà spesso non è così affascinante come appare e quanto prima imparerai a conoscerne i meccanismi, tanto prima imparerai a difenderti e ad affrontare le sfide che la vita ti riserverà.
Questo non è un discorso cinico, è realista.
Invece è proprio un discorso cinico. Odio essere diventato così.
Il mondo era molto più affascinante quando non capivo fino in fondo i suoi meccanismi. È vero, non sapevo quasi niente, ma era poi tutto questo gran problema? Per il me di allora no, non me ne rendevo nemmeno conto, ma io ad oggi farei di tutto per insegnare quel che so alla mia versione precedente, rovinandogli di nuovo la magia.
Quindi è meglio non sapere quando non si sa, ma nel momento in cui impari, scopri e conosci qualcosa, più sai e meglio è.
Non tornerei mai indietro, nonostante la nostalgia per l'età dell'innocenza, anzi voglio conoscere sempre di più, anche se questo vuol dire amare meno quel mondo che guardavo con l'incanto e il fascino che si riserva solo a ciò che non si sa ancora di che pasta sia fatto.
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