venerdì 29 giugno 2018

Quando Il Mare È Deserto




È bellissimo essere immerso nel silenzio e riuscire a sentire i propri pensieri.
È bellissimo quando puoi riposare, leggere un libro e, (perché no?) anche sonnecchiare.
La pace, il silenzio, l'armonia ritrovata con il mondo e con te stesso.


Sono le 7 del mattino e in spiaggia insieme a me ci sono solo gabbiani.
Il dolce scrosciare delle onde mi culla e mi assopisce.
Ho bisogno di questi momenti.
Ne ho bisogno come non mai.
Mi rigenerano.


Poi, qualcuno inizia ad arrivare.
La pace assoluta è compromessa, ma la mente si può ancora liberare.


Lentamente la spiaggia si riempie.
Il vociare della gente.
Un chiacchiericcio inconcludente.
Le suonerie dei cellulari.
Musiche non richieste, che arrivano da radioline a tutto volume.
È finita.


La pace ha cessato di esistere.
Ora è solo Caos. E io ne faccio parte.
Esattamente come ne fate parte voi.


La vita in fondo è un po' così: 
cercare di scappare dal costante casino che ci travolge, per riuscire a ritagliarsi un piccolo attimo di calma, che appena acchiappato, subito fugge via.


mercoledì 27 giugno 2018

Discorsi Da Spiaggia (2018 #1) - Tre Padri


Sono seduto al tavolino di un bar, in una spiaggia della Riviera Romagnola, e sto sorseggiando una birra. Affianco a me ci sono tre uomini di mezz'età che parlano incuranti delle orecchie altrui, e di tutto ciò che ruota intorno a loro. Gli argomenti sono quelli di sempre: calcio, figa, politica, figa, società, figa, eccetera, figa, figa, eccetera; le solite cose insomma... eh!
Il discorso scivola in maniera misteriosa nei racconti di come questi uomini abbiano ottenuto, unicamente con le loro forze, ciò che odiernamente possiedono. Alle loro spalle ci sono i figli, che stanno giocano a basket e a cui non frega niente di quel che si discute; loro vogliono solo buttare la palla dentro al cerchio, e così, lasciano che i loro padri facciano quei discorsi ridicoli, che fanno solo per gonfiare il proprio ego di fronte a gente semi-sconosciuta e che non li potrebbe mai smentire, perché di loro conosce solo la versione che gli viene raccontata in quel preciso momento.
Io sto cercando in ogni modo di non origliare (giuro!!!), ma 'sti qui, sono a due metri da me e urlano come capre al pascolo, quindi sento tutto e ascolto tutto.

UOMO UNO: Tutto quello che ho, me lo sono guadagnato da solo facendomi un culo così (allarga moltissimo le mani mentre con i pollici e gli indici sollevati sembra mimare due pistole)
Nessuno mi ha mai regalato niente e se lui (indicando il figlio che sta arrivando a dissetarsi) si aspetta che quando sarà ora, gli compri IO una casa, beh, si sbaglia di grosso!

UOMO DUE: Giusto, giusto!

UOMO TRE: Bravo!! Fai bene. Anche mia figlia dovrà costruirsi tutto da sola come ho fatto IO.

UOMO UNO: Esatto! 'Sti figli che pensano di campare sulle spalle dei genitori solo perché non hanno voglia di fare un cazzo... devono imparare che cosa vuol dire costruirsi una casa, farsi un mutuo, fare dei sacrifici e imparare a vivere in 'sto mondo di merda!

UOMO DUE: Giusto, Giustissimo!

UOMO TRE: Bravissimo! Anche mia figlia farà così e non sarò certo IO a darle una mano a costruirsi un futuro. Ho fatto tutto da me anch'IO. Cosa si credono, che viviamo per mantenerli in eterno? Proprio no!

UOMO UNO: Infatti! E lui lo sa (stringe a sé il figlio che sta bevendo una Coca-Cola)
Sa benissimo che deve lavorare sodo per comprarsi una casa che sia veramente sua e...

Il figlio appoggia il bicchiere vuoto sul tavolino e dice:

FIGLIO UNO: Tanto Nonna ha detto che la casa me la dà a me quando muore.

UOMO UNO: Quale casa?

FIGLIO UNO: La nostra, quella dove viviamo. È della nonna eh! Mica è tua! Ha detto che la darà solo a me! Quindi bello preparati a traslocare! (e batte sulla pelata del padre tipo tamburello)

UOMO UNO: ...

UOMO DUE: ...

UOMO TRE: ...

 IO :   AAHAAHAHAHAAHAHAAHAHAAHH!!
Vi prego... AHAHAHAHAHAH ...Aiuto!
AHAHAHahahahahaah   AHAHahahahahaha  aha!!

FIGLIO UNO: Prendimi un'altra Coca, Papo, che c'ho sete!

UOMO UNO: ... Ok!

UOMO DUE: ... (sguardo imbarazzato a UOMO TRE)

UOMO TRE: ... (si guarda intorno con crescente disagio)

UOMO UNO: Cameriere, mi scusi... Cameriere...

CAMERIERE: Sì?

UOMO UNO: Mi porta un'altra Coca-Cola, per cortesia?

CAMERIERE: Certo!

 IO : AAAAHAHHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!
AHAHAHAHA Basta! Per favore BASTA!!! 
AAHAHAHAHAHAHAH!!
Vi prego! ahahah ahah ah!
muoio... ahahah! 
muoio... ahah...
...


È stato tutto molto imbarazzante. 
Per UOMO UNO, intendo.

 IO sono ancora qui che me la rido!

SalvaSalva