domenica 18 ottobre 2020

Osare

Secondo Napoleon Hill, se per strada fermassimo cento persone a caso e chiedessimo loro quale cosa desidererebbero di più ricevere dalla vita, novantotto di questi non saprebbero cosa rispondere. Se poi si insistesse un po', "alcuni direbbero la sicurezza, molti il denaro, altri la fama e il potere, altri ancora il riconoscimento sociale, la vita agiata, l'abilità nel canto, nella danza o nello scrivere, ma nessuno saprebbe definire questi termini o fornire la minima indicazione di come spererebbero di raggiungere queste vaghe aspirazioni." (virgolettato tratto da "Pensa e arricchisci te stesso" di Napoleon Hill).

Ha ragione.

Se io fossi uno dei cento intervistati, risponderei per pudore di non avere una risposta precisa, ma poi, fossi davvero spinto a sbottonarmi, forse direi di desiderare una carriera da scrittore.

La parte in cui sbaglia e deprezza un po' noi sfortunati sognatori, è quando dice che non abbiamo idea di come raggiungere la nostra aspirazione. Non è vero. Io so cosa devo fare per diventare scrittore: devo scrivere. Poi posso pubblicare o meno, essere pubblicato o auto-pubblicarmi, ma il fatto che io mi metta dietro a una tastiera e scriva qualcosa, fa di me uno scrittore. Non riconosciuto, d'accordo, ma comunque sempre pronto a scrivere

Ultimamente sto pensando di uscire allo scoperto; di osare un po'. Non qui, in questo spazio non saprete mai chi sono, ho aperto troppo il mio cuore in queste pagine per svelarmi, ormai sono troppo esposto. Anche se un giorno diventassi famoso come Stephen King, questo blog rimarrebbe un mio segreto. Un nostro segreto, maledetti privilegiati!

Pensavo di partecipare a qualche concorso di scrittura e vedere cosa succede. Magari svolto!