martedì 26 febbraio 2019

Mente Sgombra #10 - Generazione Perduta

Vi guardo e non vedo niente; e non vedo niente perché non valete niente. Siete solo dei patetici egoisti pronti a sfruttare ogni persona che possa contribuire a mantenere lo stile di vita a cui ormai siete abituati. E non importa quanti sacrifici gli altri debbano fare per farvi vivere come desiderate, l'importante è che voi stiate bene, e a fanculo tutto il resto.
L'unica cosa importante siete voi, non esiste altro al mondo. I genitori servono per farvi vivere la vita che da soli non riuscite a permettervi, per assecondare ogni vostro capriccio, per proteggevi quando ne combinate "una delle vostre"; siete solo banali sfruttatori delle risorse altrui o in termine medico-biologico siete quelli che comunemente vengono chiamati parassiti.  Non guardate in faccia a nessuno pur di vivere la vostra vita al massimo; una vita che con le vostre sole forze non potreste mai avere.

Siete gli uomini di oggi. Tenta-Quarantenni che non riescono a concepire un pensiero minimamente articolato, che si fermano alla prima impressione, che ragionano di pancia e che vivono per compiacere nessun altro se non sé stessi. 
L'unica cosa che importa è quella figura che vedete riflessa nello specchio e, quello che conta realmente, è che quell'immagine appaia sempre ben vestita, ben nutrita, ben servita e riverita, perché è quella lì, la persona che conta più di tutto no? E gli altri? "Che vadano a fanculo gli altri, finché sto bene IO stan bene tutti!"

Egoisti. Non avete il minimo senso di empatia, di compassione, di umanità. Siete bamboccioni che, piuttosto che fare qualche sacrificio per vivere indipendentemente, preferite rimanere a casa da mamma e papà. Ma sì, che siano loro a pagare il bollo, la benzina, le bollette, il mangiare, le puttane e i bei vestiti che volete, anzi, che pretendete di comprare; che ve ne frega a voi?
I vostri genitori vi vogliono bene e sicuramente farebbero qualsiasi cosa per voi e forse l'hanno già fatta, ma sapete, il tempo passa per tutti e in un certo momento questo gioco dei ruoli potrebbe subire un cambio di tendenza in cui, quelli che alla fine dovranno dare un aiuto, sarete proprio voi.
È la vita, ragazzi. Ci passeremo tutti e non possiamo farci niente. Ecco: nel momento in cui avverrà quest'inversione, non vorrei mai essere lì ad assistere all'imbarazzante scena in cui i vostri genitori vi chiederanno un sacrificio, o anche solo un po' di riconoscenza, e voi in tutta risposta, li sbatterete in una casa famiglia, dove preferirete pagare perfetti sconosciuti perché facciano quello che voi, figli ingrati, non avrete mai le palle di fare: prendervi cura di loro. Inizialmente li andrete a trovare una volta al mese, poi le visite si faranno sempre meno frequenti fino a quando andrete solo per le feste comandate. Per ripulirvi la coscienza vi racconterete che là stanno bene, che là non sono mai soli, che là vivono insieme ad altri vecchi, anche loro abbandonati dai figli egoisti di questa generazione di merda.

Non bisogna mica disturbarvi eh! Guai ad interrompere il vostro divertimento perché ehi... Si vive una volta sola!

Sì, sarete nei guai quando tutto questo accadrà, quando dovrete contare solo su voi stessi, sul vostro stipendio e sulle vostre forze.
Allora sì che sarete nei guai.

Perché i vostri genitori, che vi hanno coccolato fino a cinquant'anni, non potranno più risolvere i vostri problemi e toccherà a voi arrangiarvi, ma ad arrangiarvi non sarete capaci, perché i vostri problemi li ha sempre risolti qualcun altro.

Voi crollerete e io vi guarderò affondare dall'alto della mia indipendenza. Vi guarderò con compassione e probabilmente allungherò anche una mano per aiutarvi, perché io non sono come voi, io aiuto le persone in difficoltà e anche se avrò sempre avuto poco e non mi sarò mai divertito come voi nella vita, quel poco che avrò, sarò pronto a dividerlo con voi, che nella vita avete sempre sprecato tutto quanto.

Vedo pochi uomini e molti bambini non autosufficienti. 
Forse gli uomini sono sempre stati così in ogni epoca. Forse anche cent'anni fa erano dei coglioni che sfruttavano ogni risorsa a loro vantaggio senza dare nulla in cambio.
Eppure... Eppure ricordo di uomini che hanno dato la vita per un ideale; mi hanno raccontato di uomini disposti a perdere tutto pur di non soccombere a ideologie sbagliate e so di uomini che hanno provato a costruire un mondo migliore per i loro figli e i loro nipoti che, ingrati, lo stanno lentamente buttando nel cesso.

Non lo so. Non so cosa pensare di questi uomini.
Vedo davvero molte differenze con le donne.
Le donne di oggi mi sembrano più determinate, più intelligenti, meno rincoglionite.
Forse le donne hanno davvero una marcia in più. 
Noi uomini sembriamo veramente poca cosa rispetto alle loro giganti personalità.
L'uomo sta terminando il suo dominio. Rispetto alle donne, rimane solo più forte fisicamente, ma mentalmente, è un idiota. Tra qualche decennio il mondo sarà governato dall'altra metà del cielo e magari sarà un mondo migliore, forse sarà finalmente un mondo giusto.


Ovviamente sto parlando della mia generazione, di tutti quei ventenni/quarantenni che vedo quotidianamente perdere tempo a scattarsi ridicoli selfie, a inseguire costose bottiglie di vino e a pretendere vestiti firmati che non potrebbero permettersi.
Non parlo degli esempi virtuosi che sicuramente esistono in ogni ambito, ma che mi sembra riescano a emergere sempre con meno evidenza.

Le persone sono stupide. Non c'è limite alla loro stupidità e peggiorerà sempre di più.

Continuo a pensare questa cosa da anni e per quanto mi sforzi, non riesco a trovare nessuna valida ragione che mi faccia cambiare idea. Ma io sono sempre stato considerato uno stupido, quindi non c'è da stupirsi se fatico a comprendere certe meccaniche. 
Per un numero risicato di persone virtuose, esiste una marea infinita di stupidità che, negli anni a venire, fagociterà tutto quello che adesso è buono.

Sarà allora che per il mondo non ci sarà scampo.

giovedì 7 febbraio 2019

COME STUDIARE - Le mie 9 Regole

Tutto quello che so, l’ho imparato da autodidatta. Poche persone si sono prese la briga di perdere il loro tempo per insegnarmi qualcosa, perciò ho dovuto rimboccarmi le maniche e cercare le informazioni che mi servivano in modo indipendente. 
Questo mi ha portato ad essere un forte lettore: romanzi, saggi, manuali, leggo tutto! Provo a imparare i concetti che leggo e ogni volta che ho finito la lettura, spero sempre che qualcosa rimanga nella mia mente, che qualche nozione si fissi nella mia testa per poi poter essere utilizzata al momento più opportuno, nella giusta situazione. Con la semplice lettura dei testi, questo non accade quasi mai, e anche se per un po' il concetto rimane impresso, lo scorrere del tempo lo trasforma in un vago ricordo sempre più fumoso e inconsistente, e quindi sempre più inutile.
Da autodidatta devo fare i conti con i miei limiti e senza il sostegno di un esperto, mi ritrovo spesso a dover colmare grosse lacune di preparazione; quando mi accorgo di avere tralasciato qualcosa, corro ai ripari e tappo quei buchi. Per imparare le cose in questo modo ci vuole più tempo, più determinazione e più pazienza; non è facile, ma si può fare.

Quindi: 
se sei una persona che vuole imparare ma non sa come studiare da solo e vuole sapere come si fa, qualche riga più sotto c'è il metodo di studio che uso io. Non va bene per tutti, però qualche suggerimento interessante secondo me, lo dà.




Ecco le mie 9 regole per studiare e ricordare ciò che si è imparato:


1 - Prima di iniziare lo studio vero e proprio, sfogliare il libro facendo una ricognizione di ciò che poi dovrai imparare.

2 - Leggere e isolare i concetti evidenziando le parti che si vogliono memorizzare.

3 - Studiare solo le cose evidenziate.

4 - Schematizzare i concetti con mappe mentali o schemi a blocchi.

5 - Studiare in spezzoni di tempo da 30 minuti poi fare una pausa di 10 minuti e tornare a studiare per altri 30 minuti.

6 - Ripeti ad alta voce. Aiuta a memorizzare e ad esprimersi meglio.

7 - Bevi molta acqua. Il cervello ricorda meglio se ben idratato.

8 - Dopo aver studiato datti una piccola ricompensa.

9 - Ripeti tutto dopo 24 ore. Aiuta a fermare i concetti nella memoria. Dovresti ripetere anche dopo una settimana dalla prima ripetizione e poi dopo un mese. Dipende da quanto vuoi ricordare qualcosa.





Questo è il mio metodo, ma io non so un cazzo, quindi, fate come vi pare. 

L’importante è che studiate e impariate sempre qualcosa di nuovo.

Non per me, non per gli altri, ma per voi!