sabato 31 dicembre 2022

Cinque consigli per il 2023

1 - Mettiti continuamente alla prova. Sarà la vita a farti sbagliare e quindi ad insegnarti preziose lezioni dalle quali trarrai esperienze significative per evitare di ripetere ancora gli stessi errori. Se non provi a fare quello che vuoi, se non ti butti per paura di fallire, come saprai se un domani ce l'avresti fatta?

 

2 - Non rimpiangere di averci provato. È vero, buttarsi fa paura, ma come abbiamo scritto poco sopra, è meglio rischiare e fallire che vivere con il rimorso di non aver fatto ciò che desideravamo.


3 - Scrivi chiaramente i tuoi obbiettivi. La tua mente, inconsciamente si attiverà per raggiungerli. Quando sai chiaramente cosa vuoi fare della tua vita, è più facile trovare le soluzioni e cogliere le opportunità che possono aiutarti a centrare il tuo scopo.


4 - Sii coraggioso. Affronta le difficoltà di petto, e supera le tue paure. Anche se non potremmo mai eliminarle del tutto, possiamo però far sì che non ci blocchino e che ci impediscano di osare, di prendere strade anche sbagliate e di imparare dai nostri errori, per poi ricominciare.


5 - Abbi pazienza. Per raggiungere un obiettivo ci vuole tempo, dedizione e molta perseveranza. Per acquisire determinate competenze servono anni e un progetto per essere ideato, realizzato e ultimato ha bisogno di molto tempo. Non correre, credi in quello che fai e continua fino al taglio del traguardo.

 


 


sabato 24 dicembre 2022

"Autotomia" di Wisława Szymborska

Trovo questa poesia meravigliosa. Un vero e proprio inno alla sopravvivenza, alla speranza e alla necessità di lasciar andare un pezzo di sé e poter così continuare a vivereWisława Szymborska (1923-2012) è una poetessa polacca premiata con il premio Nobel per la Letteratura nel 1996 con la seguente motivazione:
"Per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana."

 



AUTOTOMIA

In caso di pericolo, l'oloturia si divide in due:
dà un sé in pasto al mondo,
e con l'altro fugge.

Si scinde in un colpo in rovina e salvezza,
in ammenda e premio,
in ciò che è stato e ciò che sarà.

Nel mezzo del suo corpo si apre un abisso
con due sponde subito estranee.

Su una la morte, sull'altra la vita.
Qui la disperazione, là la fiducia.

Se esiste una bilancia, ha piatti immobili.
Se c'è giustizia, eccola.

Morire quanto necessario, senza eccedere.
Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato..

Già, anche noi sappiamo dividerci in due.
Ma solo in corpo e sussurro interrotto.
In corpo e poesia.

Da un lato la gola, il riso dall'altro,
un riso leggero, di già soffocato.

Qui il cuore pesante, là non omnis moriar,
tre piccole parole, soltanto, tre piume di un volo.

L'abisso non ci divide.
L'abisso ci circonda.




L'oloturia è un cetriolo di mare che, come strategia di difesa, può separarsi da una parte del corpo, auto-mutilandosi e lasciando quindi la parte inerme alla mercé del predatore in modo da poter tentare una fuga statisticamente più vincente e mettersi in salvo. Noi umani abbiamo un solo modo per salvarci dal mondo: con l'ironia e sorridendo alla vita anche se abbiamo il "cuore pesante". 

Proviamoci!

Blocco Creativo

Continuò a fissare questo foglio bianco digitale senza aver la minima idea di quello che ci andrò a scrivere. Non so davvero. Più vado avanti e meno riesco a trovare feeling con quello che era il mio strumento di riflessione preferito: la scrittura.

È davvero complicato e snervante pensare che qualunque cosa tu metta nero su bianco, non farà alcuna differenza. Non importa che tu lo scriva o meno. Le cose reali se ne stanno lì, sempre messe così e non sarà certo il tuo pensiero che smuoverà mari e monti per cambiare la situazione.

Mi sento demotivato, sfiduciato e in piena crisi creativa. So perché. Perché sono mesi e mesi se non addirittura anni che posticipo e posticipo e posticipo continuamente il momento di mettermi alla scrivania e sviluppare una qualsiasi idea. La mancanza di tempo continua ad essere la motivazione preferita e sinceramente non so nemmeno più se è una scusa o la realtà. Niente scrittura, niente montaggio, niente racconti, nessuna creazione.

Sono in panne: in pieno blocco creativo
Spero di sbloccarmi presto e di tronare almeno a battere costantemente su questi tasti maledetti.

Immagine dal sito web "grammateca.it".


venerdì 16 dicembre 2022

MISTERO BUFFO di Dario Fo

Con "Mistero Buffo", nel 1969, Dario Fo porta in teatro l'esito di una ricerca approfondita fra archivi e biblioteche di quella teatralità medioevale che sembrava ormai perduta. Il lavoro di Fo punta a un recupero della figura sociale del Giullare come personaggio totalmente schierato dalla parte del popolo e contro ogni potere costituito. Una figura in grado di offrire una lettura critica della società e una pungente satira della realtà. 

In "Mistero Buffo" vengono rappresentati monologhi ispirati a brani tratti dai vangeli apocrifi, dalla bibbia e da storie tramandate sulla vita di Gesù. Fo li porta sul palcoscenico dando lui stesso voce a tutti i personaggi mutando il timbro della voce, la gestualità e la mimica facciale, facendoli dialogare e interagire tra loro.

I testi usati da Fo sono soprattutto quelli della tradizione popolare che egli parodizza e reinventa cambiando gli eventi e rivisitandoli a seconda del punto di vista del personaggio in scena. Il nome dell'opera deriva proprio da questo racconto buffonesco che il narratore porta rovesciando il significato originale.

"Mistero Buffo" è considerato uno spettacolo classico del '900 ed è probabilmente il lavoro che maggiormente ha contribuito alla decisione di assegnare il premio Nobel per la letteratura al suo autore nel 1997 con questa motivazione: 

"Seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi."


giovedì 1 dicembre 2022

Perso

È un momento di stallo. Non so davvero che cosa scrivere. Sembra mi si sia atrofizzato il cervello. È forse il poco tempo che dedico alla scrittura ad aver fatto appassire questa mia passione? O sono i troppi impegni che giorno dopo giorno mi investono sfiancandomi e demolendo ogni mia speranza di sfuggire agli obblighi, per rifugiarmi solo soletto davanti ad una tastiera qwerty, a battere furiosamente i suoi tasti nella spasmodica speranza di sputar fuori quelle idee ormai perse?

Ho perso lo spirito. Ho perso la voglia. Ho perso la Forza.
Ho perso quello che più amavo fare.
Ho perso me.


mercoledì 9 novembre 2022

Non prenderti troppo sul serio


Non prendersi troppo sul serio è la cosa migliore che tu possa fare, per te e per gli altri. Che bello è, ridere di te stesso? Che bello è, sapere che qualsiasi cosa tu dica o faccia, nella realtà ha pochissimo impatto e non frega niente a nessuno, se non a te stesso? 

Se ci pensate è una cosa bellissima e liberatoria al massimo. Forse qualcosa potrà anche infastidire qualcuno per un paio di minuti, ma poi tutto passa, tutto scorre, nessuno se lo legherà al dito per sempre. 
Allo stesso tempo questo vale anche per te. Prendere la vita un po' così, non dico con leggerezza, ma con leggiadria, senza essere oppressi da mille pensieri negativi, senza reagire alle sfighe della vita in maniera eccessivamente rabbiosa, accettando che quel che è successo ormai è successo e non ci puoi più fare niente, è fondamentale per vivere più serenamente. (Ragazzi occhio: non sto dicendo che quando succedono cose serissime bisogna prenderle sotto gamba, attenzione!). 

(Già fare quella parentesi fa capire il terrore che esiste in chi si espone a dire il proprio pensiero. Terrore delle mal interpretazioni di quello scemo che legge e non sa capire quello che legge e che quindi bisogna spiegarglielo con delle parentesi se non con dei veri e propri disegnini e  terrore delle sue cazzo di reazioni che potrebbe avere perché non riesce ad avere un pensiero un po' più aperto alle interpretazioni... Mio dio che mondo di merda l'internet!)

Detto questo, il segreto della vita è sbattersene il cazzo. Ridi tutti i giorni, fa la tua vita senza rompere i coglioni agli altri, godi di tutto quello che di buono arriva e affronta gli ostacoli con un atteggiamento sereno e consapevole.

La vita va presa così. Alla fine nessuno sa perché siamo qui, può essere un semplicissimo caso che non si ripeterà mai più e questa è la tua unica chance di giocare la partita. 

E allora, se sei uno di quei fortunati che riesce a vivere una vita in modo indipendente senza aver bisogno degli altri, giocatela bene per favore.

Non essere uno di quelli che critica e basta, dai anche consigli per migliorare.
Non essere uno di quelli che butta giù gli altri, cerca di aiutarli.
Non essere uno di quelli che si lamenta di tutto e poi non fa nulla per migliorare le cose.
Non essere uno stronzo, insomma.

Ecco... ti sei arrabbiato? Non esserlo! Dai, sorridi un po' che ti fa bene! 
Godiamocela questa vita!


Dov'è Jones il suonatore 
che fu sorpreso dai suoi novant'anni 
e con la vita avrebbe ancora giocato. 

Lui che offrì la faccia al vento 
la gola al vino e mai un pensiero 
non al denaro, non all'amore né al cielo. 

Lui sì sembra di sentirlo 
cianciare ancora delle porcate 
mangiate in strada nelle ore sbagliate 

sembra di sentirlo ancora 
dire al mercante di liquore 
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

"La Collina" di Fabrizio De André


venerdì 21 ottobre 2022

Il Discorso

Black Lives Matter è un movimento nato nel 2013 a seguito della sentenza di assoluzione per George Zimmerman. L'uomo era imputato per l'omicidio di Trayvon Martin, un ragazzo di colore di 17 anni. Secondo la giuria, Zimmerman avrebbe agito per legittima difesa. Questa sentenza scatenò le proteste della comunità afroamericana in Florida che per diversi giorni continuò a manifestare in segno di protesta alla sentenza. Fu in questa occasione che comparve per la prima volta l'hastag #BlackLivesMatter che poi diede il nome al movimento contro il razzismo negli stati uniti d'America. Essere una persona di colore in America non è proprio una passeggiata, soprattutto quando sulla propria strada si incontrano uomini che per istituzione dovrebbero proteggere il cittadino e che invece lo reprimono per seguire un loro oscuro retaggio culturale.


I confronti tra gli agenti di polizia americani e i cittadini di colore, spesso varcano confini che non dovrebbero mai essere superati. Per questo nelle famiglie afroamericane è consuetudine che ai figli venga impartito quello che, nelle loro comunità, è conosciuto come "il Discorso."

Ogni famiglia di colore americana sa cosa sia il Discorso. Viene fatto ai propri bambini da generazioni ed è considerata una pratica obbligatoria perché equivale ad un addestramento per sopravvivere a determinate situazioni.

Nel "Discorso" i ragazzini vengono informati sui comportamenti da tenere durante le interazioni con la Polizia:

- Tenere le mani sul volante.

- Assicurarsi che le luci siano accese.

- Non fare nulla senza il permesso dell'agente.

- Chiedere prima di prendere il libretto.

- Non discutere.

- Non sfidare mai gli agenti.

- Non creare più agitazione di quanto ce ne sia già.

- Sottomettiti.

- Obbedisci.

- Torna a casa.


Ogni genitore cerca di spiegare ai propri figli come stare al sicuro e fuori dai guai, ma nelle famiglie afroamericane questo comportamento diventa qualcosa di molto più specifico, diventa fondamentale per la sopravvivenza e per questo motivo "il Discorso" viene impartito ai propri figli il prima possibile, già ad otto o nove anni. Sono piccoli, piccolissimi e già iniziano a fare i conti con questa realtà allucinante.


Guardate questo video:


Assurdo. Una bambina di 8 anni ha imparato a memoria frasi preparate dai genitori per interagire con la polizia americana. Che pericolo potrà mai rappresentare una bimba di 8 anni? Nessuno ovviamente, ma non è detto che queste frasi non le saranno utili in futuro. Meglio essere previdenti.

"Il Discorso" può aiutare i ragazzi a capire le dinamiche che si possono scatenare relazionandosi con la polizia americana, ma non li tiene al sicuro dalle reazioni imprevedibili che un fermo può esasperare.

Pensate al caso di George Floyd, morto soffocato dal ginocchio di Derek Michael Chauvin;

Pensate al caso di Sandra Bland, fermata per non aver messo la freccia, arrestata per aver opposto resistenza e morta in cella (suicida??) tre giorni dopo.

Ci sono molti casi simili dove la polizia abusa del proprio potere contro il cittadino debole e inerme. 

Da italiano ignorante, io non posso conoscere tutti i retroscena, tutte le storie e le consuetudini di un paese enorme come l'America e mi chiedo senza nessuna retorica, se questi abusi sono esclusivamente verso le popolazioni afroamericane o vengono perpetrati anche verso altre etnie. La polizia Americana è violenta con tutti allo stesso modo o è più violenta solo con alcuni? Io non lo so. Sono domande di cui non ho risposta.

"Il Discorso" è un modo sensato per limitare un problema, ma non lo elimina. Servirebbe un po' di buonsenso da parte di tutti e che la cultura del rispetto verso chiunque iniziasse a circolare negli ambienti educativi in modo da crescere generazioni sempre più consapevoli ed empatiche verso gli altri. 

Ma questa è utopia.

D'altra parte la delinquenza esiste da sempre e non ha mai avuto colori specifici della pelle. Un poliziotto ha il diritto e il dovere di difendersi da un attacco violento e nessuno muoverebbe accuse di abuso in quel caso. Ma se la violenza non c'è, il poliziotto deve avere la capacità di non essere il primo a muoverla. 

L'errore può succedere nell'atto di difendersi, ma è l'accanimento il vero problema. Il problema è quell'immotivato momento di follia che ti porta ad appoggiare un ginocchio per più di 8 minuti sul collo di un uomo senza accorgerti che la sua vita è scivolata via insieme ai suoi ultimi respiri.

La morte di George Floyd ne è l'esempio lampante: un uomo già immobilizzato, impossibilitato a fare qualsiasi movimento, disarmato, un uomo che ormai non costituiva più nessun pericolo, ucciso senza pietà mentre chiede solo di potere respirare. 

Era una morte evitabile. Chissà che cosa sarebbe successo se si fosse usato un po' di buonsenso? 
(Questa sì, è una domanda retorica!).

domenica 25 settembre 2022

LA TERRA SCOTTA

I segnali del cambiamento climatico sono evidenti ed è oramai comprovato che a favorire l'anormale incremento della temperatura terrestre sia l'esito delle molteplici attività umane.

Quali sono gli effetti del riscaldamento globale?
- Uragani e Cicloni molto più violenti e comparsi in zone del mondo in cui non sono mai stati abituali.
- Desertificazione dei territori.
- Calo delle precipitazioni, anche nevose.
- Aumento del livello del mare (8 cm negli ultimi 25 anni) e conseguente ritiro del paesaggio costiero.
- Il 1976 è stato l'ultimo anno in cui la temperatura media annuale è stata inferiore alla media.

Quali sono le cause del surriscaldamento?
La principale causa è il famigerato "effetto serra" dovuto principalmente a tre gas che l'attività umana rilascia nell'atmosfera. Tre gas che sono presenti naturalmente nell'aria ma a concentrazioni così basse da non provocare nessun danno irrimediabile al pianeta anzi, se mantenuti a concentrazioni di guardia, sono fondamentali per il mantenimento della temperatura ideale per la sopravvivenza della vita sulla terra.

I gas incriminati sono:
- Anidride carbonica
- Metano
- Vapore acqueo
- Clorofluorocarburi
- Protossido di azoto

Gli ultimi due gas sono meno presenti nell'atmosfera ma hanno una potenza di riscaldamento estremamente più alta e permangono nell'aria per periodi molto più lunghi (del clorofluorocarburo ce ne libereremo tra circa 400 anni).

Il primo scienziato ad aver espresso preoccupazioni riguardo al pericolo che le emissioni di CO2 provocate delle attività umane potessero influenzare il clima, fu il chimico svedese Svante Arrhenius
Era il 1896.

Cosa possiamo fare?
Si parla sempre più spesso di "conto alla rovescia" e in effetti non c'è più molto tempo; gli effetti del riscaldamento globale potrebbero iniziare a vedersi già tra qualche anno. A livello individuale è difficile trovare qualcosa da fare che abbia un impatto davvero significativo nella società, ma credo che avere una condotta più rispettosa dell'ambiente sia già un grande passo avanti verso il cambiamento che deve necessariamente investire tutta la comunità mondiale. Il mondo è di tutti quindi dobbiamo occuparcene tutti.

Piccoli gesti che non costano nulla ma che se fatti da tutti possono fare la differenza:
- Fare la raccolta differenziata;
- Non buttare le cartacce per terra, ma nei relativi cestini (che ci sono in giro per la città, dai, e se non ci dovessero essere, vi tenete la cartaccia in tasca fino al prossimo cestino che incontrate). Non è difficile da fare;
- Fare la doccia al posto del bagno;
- Chiudere l'acqua mentre ci si lava i denti o vi insaponate in doccia. 
- Ridurre il consumo di energia elettrica significa ridurre le emissioni di CO2 (usare lampadine a basso consumo, accendere la luce solo se necessario, usare meno acqua calda);
- Limitare il riscaldamento e mantenere in casa una temperatura non superiore a 19°C
- Se qualcosa si rompe, aggiustatelo;
- No ai prodotti usa e getta;
- Sbrinare regolarmente il congelatore perché quando c'è molto giaccio sulle pareti, consuma di più;
- Per le brevi distanze andare a piedi o in bicicletta.

Ce ne sarebbero ancora moltissimi e sono sicuro che li conoscerete già, giusto? 
Bene, applicateli!

Detto questo, è vero che noi cittadini del mondo possiamo mettere in atto "solo" questi piccoli accorgimenti e che il grosso della questione gira intorno alle nazioni e alle multinazionali che con le loro industrie, sono le principali responsabili del problema, ma questo non significa che non possiamo fare anche noi la nostra parte.

Jonatan Safron Foer è uno scrittore statunitense che ha pubblicato un saggio in cui tratta vari argomenti tra cui il riscaldamento globale; il libro si intitola: "Se Niente Importa". In quelle pagine, Foer sostiene che se le mucche fossero una nazione, sarebbero la 3° nazione più inquinante al mondo dopo la Cina e gli Stati Uniti. Quindi possiamo aggiungere tra i nostri piccoli gesti: - Mangiare meno carne;

Va bene tutto, ma ricordiamoci che se non cambiano atteggiamento i governi, continuando a prediligere la continua crescita economica a scapito dell'ambiente, difficilmente usciremo vincitori da questa situazione. Bisogna riuscire a far sentire forte la nostra voce e a spingere le politiche mondiali verso una strada più verde.

La temperatura media globale è ormai superiore a 1°C. Se si dovesse superare la fatidica soglia dei 2°C, si innescherebbero processi naturali e fisici in grado di modificare il mondo per come lo conosciamo e a quel punto, secondo gli esperti, la situazione sarebbe irrecuperabile.

Gli industriali sembrano non capire che che ciò che oggi li rende ricchi e privilegiati, domani li ucciderà. Quando la situazione sarà irreversibile, e manca poco, non ci sarà nessuna ricchezza in grado di salvarli.


sabato 24 settembre 2022

Superiorità

 


"Ho iniziato a leggere la filosofia e gli scritti dei grandi filosofi e grandi pensatori, nel tentativo di trovare grandi risposte, alle grandi domande della vita". 

Balle! 

Questa frase l'ho sentita dire una marea di volte da un mare di persone. Chiunque abbia letto scritti filosofici l'ha fatto per aumentare le proprie conoscenze e la propria cultura, ma soprattutto l'ha fatto per sentirsi solleticare l'ego nel rendersi conto di saperne molto più degli altri rispetto a determinati argomenti e quindi, di sentirsi superiore a loro.

L'ho fatto anch'io. Poi sono cresciuto, sono maturato e ho capito che la filosofia, la letteratura e la creatività in generale, non servono a nutrire il nostro innato senso di superiorità o a dare grandi risposte alle grandi domande della vita, ma servono a farci sentire ancora più ignoranti rispetto ad essa e, come se non bastasse, a far emergere nuove domande alle quali non sappiamo dare una risposta immediata.

È da qui di solito che inizia la vera ricerca personale che non finirà mai e che, giorno dopo giorno, ci spinge a leggere, a informarci, a studiare sia per compensare la consapevolezza dell'ignoranza che abbiamo dentro che per nutrire la folle curiosità che ci attanaglia e non ci lascia mai.

C'è sempre qualcosa da scoprire e da approfondire, perciò: più leggi, più ascolti, più vedi, più conosci e più aumenta la consapevolezza dell'enorme ignoranza che ci pervade e ci circonda.

È quasi un paradosso: più si conosce e più si ignora, più si studia qualcosa e meno ci sembra di saperne... In effetti è proprio questa sensazione che ci spinge irrimediabilmente a tentare di colmare quel vuoto di sapere, con nuove conoscenze che produrranno nuove domande, che ci spingeranno a cercare nuove risposte, e così via all'infinito finché lo vorrà il buon dio. 

Oppure finché uno non si rompe i coglioni di cercare e capisce finalmente che ignorare è meno stressante che sapere e quindi che ignorando si vive meglio. 

...E questa è la mia lezione per voi: continuate a ignorare! Chi cazzo ve lo fa fare di dover sapere sempre tutto? Tanto a nessuno frega un cazzo di voi o di quello che sapete. Vivete tranquilli, in pace, senza nuocere a nessuno e vedrete che anche se non sarete aggiornatissimi su ciò che succede nel mondo o su come funziona una determinata cosa, a nessuno importerà veramente per più di trenta secondi; e se qualcuno dovesse riprendervi per una vostra mancanza, ricordategli che anche loro non sanno un cazzo di niente e mandateli a fanculo senza paura. 

(Presto su queste pagine altri consigli su come rovinarvi la vita. Vi Amo!)


mercoledì 21 settembre 2022

Eccomi qui



Siete stati buoni con me

e prima o poi me ne andrò

solo per far di nuovo ritorno

e per sentirmi dire ancora una volta:

"bentornato vecchio mio!"




sabato 17 settembre 2022

Un Soldato



Gli amici cadono uno dopo l'altro;

ci sono morti, ci sono feriti, 

bisogna abbandonare presto il campo.

Non seppellitemi qui,

non ancora.

Sono stato preso dal demonio,

ma non sono ancora pronto a vederlo.

Inventiamoci qualcosa da fare,

giochiamo ancora un po',

anche se questo gioco è truccato,

anche se non possiamo vincere.

Al crepuscolo mi lascerete qui.

Perché non la fanno finita?

Non sentono alcun rimorso per Noi?

Un giorno pagheranno 

con la loro inutile ricchezza 

tutto questo dolore. 

Peccato, non sarò qui a vederlo.


giovedì 15 settembre 2022

Perfezione

La ricerca della perfezione è il male che affligge molti di noi. La perfezione è irraggiungibile e la sua costante ricerca, in realtà, nasconde la volontà di essere superiori agli altri, dimostrando agli altri che noi siamo migliori di loro.

Uno dei primi effetti che compare quando un soggetto tende al perfezionismo è la Fissazione. Si inizia un rapporto morboso con ciò che si desidera rispecchi le nostre aspettative finché non viene raggiunto l'obiettivo che ci si era proposti.

Abbiamo già detto che la perfezione è irraggiungibile, quindi ogni nostro gesto che insegue un ideale irraggiungibile sarà sempre un gesto imperfetto che come conseguenza avrà il secondo effetto del perfezionismo: la Frustrazione.

Non siamo perfetti, e la realizzazione dell'immagine di perfezione che abbiamo nella testa è impossibile da raggiungere, quindi non ci resta che accontentarci della nostra mediocrità e cercare di far del nostro meglio con i mezzi di cui disponiamo.

Fare, è la parola chiave. Non bisogna bloccarsi di fronte all'imperfezione della nostra creazione ma continuare a fare, a creare, a provarci; ogni tentativo, per quanto fallimentare possa sembrare, ci avvicinerà sempre di più all'immagine di perfezione che è nella nostra testa e che non raggiungeremo mai, se ogni volta smettiamo di fare le cose dopo il primo Fallimento.


martedì 16 agosto 2022

Nulla di Buono

Elio Germano abbigliato come leopardi guarda verso lo spettatore con il capo appoggiato ad un foglio manoscritto con una penna d’oca in mano

È iniziato tutto molto tempo fa,

e come ora era notte.

Irrimediabilmente fottuto,

mi sono abbandonato alle parole.

 Una dietro l'altra cadevano sul foglio:

"CALMATEVI!"

Non riuscivo a reggere il ritmo:

"FERME!"

Abbiamo sempre aspettative molto alte

ma non combiniamo mai nulla di buono.

Pensavo di scrivere solo per me

quindi spero mi perdonerai

se non la faccio finita.


martedì 2 agosto 2022

Faccio quello che si deve fare



Notte calda e disgustosa.

Ho le palle piene quanto basta.

C'è qualcosa non va.

Mi sento solo;

è solo una sensazione

ma è letale.

Non ho nulla da dire.

Mi senti?

Guardo uno specchio senza riflesso

faccio quello che si deve fare 

nulla di più, 

lascio che sia così e ansimo.

Sai cosa intendo?

Credo di no, ma non importa.

Ansimo più forte

poi, solo silenzio.


lunedì 4 luglio 2022

Quello che conta


In un lungo viaggio oscuro

ho sconfitto il sistema

e poco per volta 

ho buttato giù i muri.

Me la sono spassata!

Chi se lo sarebbe mai immaginato?

Ma è questo quello che conta.


sabato 30 aprile 2022

ATELOFOBIA: LA PAURA DI SBAGLIARE


Atelofobia

L'atelofobia è classificata come un disturbo d'ansia, che influenza le relazioni personali e che si traduce in un costante senso di inadeguatezza. Fa credere che tutto ciò che si fa o dice sia sbagliato. Come ogni altra ansia o disordine, l'atelofobia può svilupparsi in persone che hanno vissuto eventi drammatici.

 

La paura di sbagliare è un meccanismo presente nel nostro cervello sin dalla notte dei tempi. Cerca di prevenire errori catastrofici e potenzialmente mortali, aumentando così le chance di sopravvivenza degli individui.  

Diciamoci la verità, al giorno d'oggi nella nostra parte di Mondo, non corriamo poi così tanti pericoli, o meglio, ne corriamo, ma di diversa tipologia (ad esempio lo stress); eppure questo meccanismo limitante, la paura di sbagliare, rimane presente e continua bloccarci di fronte a eventi e situazioni che non rappresentano praticamente nessun pericolo.

La paura di fare un passo falso limita il cammino e non permette di osare, di rischiare un azione che potrebbe portare ad un potenziale successo. Il beneficio che si potrebbe ottenere con un po' di coraggio diventa così irraggiungibile.

Ad avere successo non sono sempre le persone maggiormente dotate; anche quelle che non mollano mai, che continuano a tentare nonostante i numerosi inciampi e fallimenti hanno buone probabilità di riuscita; quelli che hanno successo, alla fine sono quelli che, dopo un duro colpo subìto, hanno la forza di rialzarsi e, testa china sull'obiettivo, ricominciano a martellare per raggiungerlo.

È impossibile non sbagliare. Se tentiamo, soprattutto da inesperti, è quasi certo che un qualche tipo di fallimento arriverà. Non ci sono mai garanzie di successo, ma non per questo bisogna rinunciare a provare.

Non tentare può essere frustrante tanto quanto sbagliare perché fa crescere in noi quell'inquietudine e quell'insoddisfazione che, col passare del tempo logora e fa soffrire.

...E allora sbaglia amico mio, commetti tutti gli errori di questo Mondo consapevole del fatto che, se mai dovessi cadere, poi sarai nuovamente in piedi a cercare una nuova strada che ti possa condurre alla destinazione desiderata. 

Esplorare il tuo potenzie fino in fondo è molto più soddisfacente che proteggerti da qualcosa che non puoi controllare e che alla fine potrebbe accadere comunque.

Non mollare mai, e scoprirai che da un errore, può anche nascere un grande successo.

mercoledì 30 marzo 2022

UN MESE DI GUERRA

Secondo la sua idea, doveva essere una guerra lampo: invadere l'Ucraina, uno stato libero e sovrano e "denazificarla" per poi instaurare un governo fantoccio che facesse tutto ciò che Lui, il nuovo Zar, decidesse di fare.
Ma si sa, a volte le idee e i progetti che nella nostra testa sembrano perfetti, poi si devono scontrare con la dura realtà dei fatti, e il castello minuziosamente edificato nella nostra testa, non regge l'urto e crolla sotto il nostro sguardo impotente.

Così è stato per Putin: nulla in questo conflitto è andato come previsto; ha collezionato umiliazioni e figure di merda come nemmeno l'italia di Mancini in queste qualificazioni mondiali è riuscita a fare. Nessuno si aspettava una resistenza tanto arcigna da parte degli ucraini e una tale disorganizzazione militare da parte russa. Eppure, alla lunga, Davide potrebbe anche battere Golia.

La Russia ad oggi, deve fare i conti con ingenti perdite militari (sia in termini di vite che di armamenti), un’economia in ginocchio a causa delle sanzioni internazionali, e il morale sotto i tacchi per le numerose battaglie perse sul campo.

L'Ucraina conta diversi milioni di persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa, migliaia di vittime tra civili e militari, e la distruzione del proprio territorio tra obiettivi militari e civili.

Numerosi e infruttuosi sono stati i colloqui tra i diplomatici russi e quelli ucraini per fermare il conflitto. Le speranze di un facile accordo non sono mai apparse troppo realistiche e ad oggi non si hanno nuovi elementi per giustificare un cessate il fuoco.

Insomma, ad un mese dall'inizio del conflitto è ancora tutto in divenire:

La Russia arranca ma non molla.

L'Ucraina combatte e resiste come può.

Il mondo guarda, analizza e si prepara a qualcosa che nessuno vuole ma che non è mai stata così vicina come in questo momento. Una nuova guerra mondiale.

sabato 19 marzo 2022

DIARIO DI GUERRA: Settimana 3

10 - 17 Marzo 2022

Alla fine di questa terza settimana di guerra, le maggiori città ucraine rimangono strette nella morsa russa, continuamente assediate e falcidiate da bombe, razzi e missili. Giorno e notte. Mariupol sta per cadere, Kiev e Kharkiv sono allo stremo. Gli ucraini non mollano; ogni giorno di resistenza in più, è un umiliante colpo sferrato allo strabordante ego di Vladimir Putin.

Si intensificano gli incontri tra i diplomatici delle due fazioni per negoziare la fine delle ostilità. Nell'aria c'è un cauto ottimismo: i russi sembrano finalmente disposti a dare spazio a compromessi; Questo alleggerimento è dovuto principalmente alla situazione difficile che le truppe russe vivono sul campo di battaglia. Nonostante esista la possibilità di trovare qualche punto comune, la pace sembra ancora lontana.

L'economia russa sbanda pericolosamente verso il default. Le sanzioni che Europa e USA hanno inflitto a Mosca, stanno condannando il Rublo ad una continua svalutazione che l'ha già portato a valere meno di 1 centesimo di Euro.

Continuano ad aumentare le persone costrette a fuggire dalla loro terra. C'è un denominatore comune nelle interviste ai profughi in fuga, ed è una frase che sento ripetere da tutti: 

"quando sarà tutto finito, torneremo e ricostruiremo ciò che è andato distrutto"

Non è una speranza, è una vera e propria consapevolezza. Non posso che essere ammirato da cotanta forza di spirito.

mercoledì 16 marzo 2022

DIARIO DI GUERRA: Settimana 2

2 - 9 Marzo 2022

Le notizie che si susseguono dal campo di battaglia sono sempre più crude. I russi continuano la faticosa conquista delle principali città ucraine e lo fanno senza nessuna pietà, colpendo ospedali, scuole e corridoi umanitari, compiendo così dei veri e propri crimini di guerra di cui qualcuno un giorno dovrà rispondere.
L'obiettivo di una guerra lampo è sfumato grazie alla grande resistenza ucraina, quindi ora Mosca cerca di stremare l'esercito e la popolazione ucraina assediando abbastanza a lungo le città in modo da provocare la mancanza di viveri e di rifornimenti e indurli così alla resa o alla fuga.

L'occidente intanto interrompe ogni rapporto economico con la Russia ad eccezione del commercio degli idrocarburi che continuano ad essere richiesti e a venir forniti.
Anche Putin mette in atto embarghi e proibizioni che vanno a colpire i mercati europei e americani.
La Cina finalmente rompe il silenzio dei primi giorni e diachiara che darà aiuti umanitari alla popolazione ucraina in difficoltà, dall'altra parte però aiuterà anche l'economia Russa a non affondare aumentando i rapporti commerciali tra le due potenze. Una mossa paracula, insomma: aiuta le vittime di guerra ma di fatto si schiera con gli oppressori sostenedoli nello sforzo economico.

Passiamo alle vittime: le fonti ucraine parlano di circa 12 mila soldati russi uccisi e 6 mila soldati ucraini; Washington ha numeri decisamente diversi che raccontano di circa 4 mila russi caduti nel conflitto.
Insomma le cifre sono troppo parziali, altalenanti e pilotate per avere informazioni che siano almeno attendibili quindi credo che smetterò di segnalarle, almeno fino a quando non ci sarà l'assoluta certezza dei dati.
Sta di fatto che comunque qualsiasi morte che sia superiore allo zero è già una morte di troppo per una guerra che non dovrebbe aver ragione di esistere.


lunedì 14 marzo 2022

DIARIO DI GUERRA: Settimana 1

E così, da una settimana l'Europa è tornata in guerra dopo quasi ottant'anni di pace. E tutto grazie a lui: Vladimir Vladimirovič Putin

Vladimir Vladimirovič Putin

Un dittatore che, ormai giunto alla fine di una lunga "carriera politica", decide di passare alla storia nel modo peggiore. Un giorno deve aver pensato:
"Come posso farmi ricordare indelebilmente nella storia di questo pianeta? Beh, non c'è alternativa, il modo più rapido è scatenare un conflitto apparentemente interno, con la possibilità che sfoci in guerra mondiale, con una buona probabilità che si trasformi nella Prima Grande Guerra Nucleare. Questa sì che è un'idea geniale!!" 
Questo deve aver detto mentre tirava lo sciacquone, dopo essersi pulito il culo.

E già, dopo ottant'anni la guerra torna in Europa. Vicino a noi, vicino a casa nostra. Ma non c'è solo questo: mai come in questo periodo il Mondo è attraversato da tensioni e disequilibri che potrebbero sfociare in un nuovo conflitto totale, basti pensare alle ultime scaramucce tra Cina e Australia, ad esempio; oppure tra Cina e Taiwan, oppure tra USA e Russia e adesso anche tra Russia ed Europa. Insomma, è un Mondo che sta pericolosamente rotolando su un filo molto sottile che può rompersi in qualsiasi momento.

I NUMERI

Ricordiamo che tutti gli eventi sono in divenire e quindi oltre a cambiare di continuo, i dati potrebbero essere falsati da propagande e disinformazione. Detto questo, ecco i numeri della prima settimana di guerra:

I primi sette giorni di conflitto hanno visto morire circa 500 soldati russi e ne ha contati quasi 1600 feriti.

Per gli ucraini le cifre parlano di 2900 soldati morti e 3700 feriti.

Per quanto riguarda i  civili, le autorità Ucraine parlano di circa 2000 uccisioni dall'inizio dell'invasione russa.


Duemila anime spezzate che avrebbero continuato il loro incedere nella vita di tutti i giorni. 

Duemila persone che avrebbero avuto un qualche tipo di avvenire che ora è evaporato in una nuvola di niente.

Duemila morti.

Duemila.

Solo tra i civili.

Solo la prima settimana.


venerdì 11 marzo 2022

DIARIO DI GUERRA: GIORNO 6

Primo marzo 2022


Kiev
e Kharkiv sono costantemente colpite da bombardamenti ma continuano a resistere.

Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto in videoconferenza al Parlamento Europeo auspicando e promuovendo un veloce ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea. Il Parlamento ha votato la possibile candidatura ucraina ed ecco i risultati: 

637 Sì, 13 No, 26 astenuti. 

Queste terribili giornate di battaglia hanno accelerato l'approvazione di politiche estere solitamente lente e macchinose come ad esempio l'aumento dei fondi europei per il finanziamento degli armamenti; non solo, ha anche smosso quei paesi che solitamente neutrali, rimanevano in parete defilati delle dinamiche dell'unione, come la Finlandia e la Svezia che ad oggi, stanno valutando la possibilità di entrare a far parte della Nato. Persino la Svizzera ha accettato di sottoscrivere i provvedimenti e le sanzioni contro la Russia.

Insomma, si può dire che le politiche guerrafondaie di Vladimir Putin abbiano dato quella piccola scossa ad un Europa che adesso più che mai si ritrova sempre più unita sotto la stessa confortante bandiera.



DIARIO DI GUERRA: GIORNO 5

 28 Febbraio 2022

Alle 11 del mattino iniziano i negoziati tra le due delegazioni rivali. Si concluderanno alle 17 con un nulla di fatto. La guerra va avanti.

L'esercito russo continua a faticare più del previsto; l'avanzata è lenta non solo per la strenua difesa dell'esercito ucraino, moderno e ben organizzato, ma anche per il supporto della popolazione che in maniera del tutto indipendente riesce a rallentare i russi; infatti sono state documentate scene in cui la popolazione riesce a bloccare carri armatimezzi blindati formando delle vere e proprie barriere umane.

Oltre a questi atti di vero eroismo, sono sempre più insistenti le voci che parlano di forze di terra russe spesso isolate e senza supporto aereo, con piani di attacco spesso non troppo ponderati e ancora peggio eseguiti. Pare anche che ci siano gravi problemi di logistica con parti dell'esercito rimaste senza cibo, munizioni e carburante.

Queste sono le notizie che circolano e quanto ci sia di propaganda ucraina o russa non ci è dato saperlo, possiamo solo prendere le notizie con la consapevolezza del fatto che in un periodo di guerra non c'è nulla di certo né lapidario.

Sarà solo il tempo poi, a dissipare ogni dubbio.