venerdì 31 gennaio 2020

Vita Nuova

Vi sono mancato? 

No eh? 

Lo sapevo, maledetti stronzi! 


Avrei voluto essere più presente, avrei davvero voluto scrivere di più, ma la vita reale e i suoi impegni non mi hanno permesso di farlo. Per quasi 5 mesi non ho scritto una riga, e non avete idea di quanto mi sia mancato. Ora però sembra che le cose si stiano poco a poco sistemando e credo di riuscire a ritagliarmi un po' di tempo da dedicare a questa mia passione segreta, che coltivo nell'ombra. Wow che mistero!
Non ho certo bisogno di giustificare la mia assenza su queste pagine e non ho nemmeno bisogno di giustificarla a me stesso, voglio però provare a ripercorrere questo lungo periodo di assenza, per poter mettere ordine ai molti avvenimenti che l'hanno caratterizzato. Non sono stati mesi ordinari questi appena passati, proprio per nulla.


GIUGNO
Era il 30 giugno, ed era l'ultimo giorno delle nostre vacanze. Avevamo affittato un piccolo appartamento nella riviera romagnola e avevamo passato una settimana piacevole e incredibilmente rilassante. Era una giornata ventosa e il cielo prometteva pioggia da un momento all'altro. Non volevamo passare l'ultimo giorno in casa o in un centro commerciale, così siamo andati in spiaggia comunque. Quasi nessuno aveva dato una possibilità al sole e infatti la riviera era semi deserta. Abbiamo lottato un bel pò con con il vento, ma alla fine abbiamo deciso che, tutto sommato, la situazione era sopportabile e così siamo rimasti. Mia moglie (incinta di 7 mesi) leggeva riviste sotto l'ombrellone mentre io e la nostra prima figlia giocavamo con le giostre del bagno. Abbiamo giocato molto, più di un ora, fino a quando non mi è venuta voglia di un caffè. Tornando verso l'ombrellone per prendere i soldi, mi sono accorto che il borsello (che era appeso) non c'era più. Preso dal panico ho iniziato a guardarmi intorno ma del borsello nemmeno l'ombra. E ora? Che fare? Mi hanno rubato tutto e con "tutto" intendo il cellulare, il mio prezioso Samsung Note 8 con le mie foto, i miei ricordi, le mie idee, i miei racconti a metà, i miei pensieri sciocchi, stupidi, intelligenti... Tutto, tutto quel mio mondo interno che avevo con grande difficoltà esternato. Non mi importava niente del portafoglio, non mi importava niente di dover rifare tutti i documenti, in quel preciso momento pensavo solo ai miei scritti, che se ne erano andati per sempre. Dopo un attimo di panico nel quale non avevo idea di cosa fare, ho fatto un bel respiro, ho preso il cellulare di mia moglie e ho bloccato le carte, poi con calma olimpica, anche se dentro morivo, sono andato dai Carabinieri a denunciare il furto. 
Se qualcuno mi avesse osservato in quei momenti, sarei apparso dispiaciuto, certo, ma non abbattuto dall'evento.
Mi è piaciuta la reazione che ho avuto. 
Dopo essere andato a sporgere denuncia, dopo aver sistemato tutto, ho dimostrato grande equilibrio; niente urla sbraitanti, nessuna imprecazione al cielo 0 a dio; un uomo calmo, sicuro di sé che sa che certe cose succedono, ma soprattutto sa che non sono la fine del mondo. 
Mi hanno rubato i soldi e il cellulare, ma il mio ottimismo li ha battuti. Credo che mia figlia che abbia imparato molto. Spero abbia inconsciamente assorbito il modo in cui suo padre ha reagito ad una situazione grave, ma non distruttiva. Serve calma e ragionamento. Non mi faccio mai grandi complimenti, ma stavolta sì, sono stato bravo!
Quella notte però, quando l'adrenalina è scesa e la mente ha iniziato a vagare, non sono riuscito a prender sonno.


LUGLIO
Luglio è stato il mese del trasloco. Un mese infernale in cui ho sudato moltissimo, ma non preoccupatevi, mi sono adeguatamente reidratato bevendo litri e litri di birra che, oltre a dissetarmi egregiamente, hanno anche fatto lievitare il mio ventre tanto da competere con quello di mia moglie incinta di otto mesi. Effettivamente a Luglio ho scritto poco. Un solo post. Davo già segni di cedimento. 

Io ho un problema. Lo confesso qui, ora, in pubblica piazza: quando c'è qualcosa da fare, tendo a volerla fare da solo; senza aiuti esterni, senza intromissioni, senza sbandierarlo ai quattro venti. È un grosso problema, soprattutto se devi traslocare.
Non mi piace chiedere aiuto, sono fatto così: voglio farcela da solo, ma capite anche voi che portare un divano dal secondo piano al piano terra, o sei Hulk, o ti devi abbassare a chiedere una mano. E così ho chiesto alle persone a me vicine di aiutarmi e loro sono corse senza battere ciglio. In mezza giornata abbiamo caricato un furgone di tutti quei mobili che muovere da solo sarebbe stato impossibile. Il giorno successivo, sono tornato, da solo, a finire il lavoro.

Non capisco perché ho questa paranoia; la gente mi chiede continuamente favori, e nel corso degli anni ho maturato un credito piuttosto importante con molte persone, ma state certi che se c'è qualcosa da fare e sono sicuro di riuscire a fare tutto da solo, non chiedo niente a nessuno e mi arrangio, anche a costo di metterci un giorno intero anziché poche ore.
Mi piace la solitudine, avere dei momenti per me, senza il continuo brusio del mondo nelle orecchie. Che problema c'è?


AGOSTO
Nell'ultimo giorno di questo mese è nata la mia secondogenita, un'adorabile piccola produttrice di merda verde e pianti inopportuni, ma non fastidiosi tanto quanto quelli della sorella maggiore, di cinque anni più grande, e in piena fase "capriccio facile e insopportabile". Il bello di entrambe è che hanno sempre il sorriso sulle labbra. Sì, ho appena scritto che piangono sempre e sembra una contraddizione, ma loro quando non piangono, per fortuna ridono. Sono solari, esattamente come me. Difficilmente mi sveglio al mattino di cattivo umore, sono sempre molto propositivo verso la nuova giornata; a volte il mio buonumore viene ripagato, altre volte no, ma qui in casa mia non ci si abbatte mai, qui si combatte e spesso si ride, che a volte è l'arma migliore che si possa usare.


SETTEMBRE 
Il fatto che mia figlia sia nata il 31 Agosto potrebbe portarvi a pensare che Settembre sia stato un mese difficile, ma contro ogni aspettativa devo ammettere che a casa è andato tutto bene. La primogenita non ha manifestato nessuna gelosia per la nuova arrivata e anzi, ha dimostrato da subito grande attaccamento alla sorellina, mentre quest'ultima ha iniziato a dormire subito quattro ore a notte, non facendoci rivivere le pene sofferte cinque anni prima, quando le pause tra sonno e veglia spesso erano inferiori all'ora.


Al lavoro invece grossi grattacapi che si sono risolti solo nel mese di Dicembre quando l'anno stava per scivolare via chiudendo definitivamente un decennio e caricando di aspettative quello successivo. 
Vorrei cambiare la mia vita, vorrei scrivere di più, vorrei pubblicare qualcosa e vorrei che quel qualcosa avesse un discreto successo, vorrei vivere il mio sogno e vorrei che il mondo si accorgesse di me, che capisse finalmente che anch'io valgo qualcosa. Tra 10 anni, di anni ne avrò quarantasei (46), quindi, o sfondo in questo decennio oppure lascio perdere questa cosa della scrittura e mi lancio nei tornei di sesso immaginario, ho sentito dire che è uno sport in straordinaria ascesa e io in questo periodo, modestamente, vado alla grande.




P.S. Ho iniziato a scrivere questo pezzo a fine Dicembre e ora che Gennaio è quasi finito, capirete meglio che cosa voglio dire quando dico che non ho tempo per scrivere; per farlo utilizzo ritagli di solitudine che spesso non coincidono con il riposino della piccola o i bisogni di attenzione della grande. Ho pochi momenti al giorno da utilizzare per le mie passioni e quando di notte potrei sfruttare qualche ora di silenzio, spesso mi accartoccio sul divano distrutto e dormo in maniera scomposta ma rigenerante. Non posso farci nulla. Continuo a vivere nella speranza che un giorno, quando la giovane sarà a scuola, la giovanissima all'asilo, la moglie al lavoro e io nei giorni di riposo dal turno in fabbrica, potrò  finalmente scrivere indisturbato.