martedì 26 marzo 2019

È Tutto Sbagliato!

Periodo di riflessione e di cambiamento. Mi rendo conto di non scrivere quanto vorrei e di non essere al meglio di me. Non so bene quale direzione sto prendendo e se mai riuscirò a raggiungere i miei obbiettivi, che sono sempre gli stessi da anni ormai. Ho una maledetta voglia di mettermi in moto, ma non riesco a decidermi di partire. Sono frenato dalla mia inesperienza e dal bisogno di controllo che ho su ogni cosa; mi ferma la necessità che tutto sia perfetto, ordinato.
È tutto sbagliato!
Niente può essere perfetto, e se si cerca di raggiungere la perfezione aspettando che ogni elemento si allinei perfettamente alla concezione di perfezione che abbiamo in testa, non inizieremo mai nessun progetto.

Quindi largo all'imperfezione che, non sarà molto bella, ma è molto pratica e soprattutto ci fa muovere verso un qualcosa che, inizialmente, sarà tutto sbilenco e storto, ma che con la forza della pratica e il passare del tempo, diventerà sempre più lineare e simmetrico.
La perfezione la costruiremo giorno dopo giorno e sarà ogni volta migliore proprio perché alle spalle avremo un giorno di esperienza in più.

Devo cercare di organizzare la mia vita. Ho numerosi obbiettivi che voglio raggiungere e senza una mappa che mi mostri la strada rischio di perdermi in cose inutili.

Questo blog era nato inizialmente per obbligarmi a scrivere costantemente. L'esperimento ha funzionato in parte. La notizia positiva è che ogni mese da tre anni a questa parte ho scritto almeno un post. La notizia negativa è che non ho scritto così tanto quanto avrei voluto e le scuse che mi sono dato di volta in volta, sono sempre le stesse: 
"non ho tempo", "il lavoro mi stressa", "ho una famiglia a cui devo dare la priorità" eccetera eccetera.
Tutte scuse: e anche banali. 
Se desideri veramente scrivere, un po' di tempo da dedicare alla scrittura dovresti fare in modo di trovarlo sempre. Non dico che sia facile, ma è assolutamente necessario per creare un abitudine che continui nel tempo. Gli scrittori veri, quelli che scrivono i libri, scrivono tutti i giorni, anche se non sanno cosa scrivere; scrivono del perché secondo loro non sanno cosa scrivere. Lo fanno perché non vogliono perdere l'abitudine. Se aspetti l'ispirazione per cominciare scrivere, non inizierai mai.

Il problema più grande per me è sempre stato quello di scrivere di un argomento che interessasse anche agli altri. Ho capito che è una cagata. Devo scrivere solo per me. Per me e basta.
La gente arriva raramente sul mio blog, e quasi mai ci torna. Nemmeno se scrivessi cose super-popolari verrebbe indirizzata qui e credo sia perché, a parte Twitter e Tumblr, non promuovo l'uscita del post su nessun'altra piattaforma. In ogni caso, i click non sono mai stati il mio obbiettivo, quindi ho pensato questa cosa: utilizzerò il blog come appuntamento giornaliero di scrittura e ci scriverò davvero la qualunque, sarà proprio come se fosse il mio diario di bordo; idee personali, piccoli eventi, fatterelli di paese, racconti, raccontini, davvero di tutto. Non servirà a nessun altro all'infuori di me. Scriverò di argomenti che mi interessano, e li scriverò perché, se un giorno volessi rinfrescare un concetto, saprò sempre dove trovarlo. 
Le opinioni che scrivo qui non sono pietre miliari o punti fissi della mia ideologia, ma piuttosto segnalibri che possono muoversi ogni volta che la mia opinione cambia o si rafforza.


Ho pensato quindi di dividere gli argomenti in questo modo per rendermi un domani più chiara la ricerca:

- Quando ci sarà un titolo in STAMPATELLO, cioè TUTTO IN MAIUSCOLO, nel post verranno trattati argomenti che mi hanno interessato, che voglio ricordare e che in un futuro potrei andare a ricercare;

- Quando ci sarà un titolo in corsivo, cioè in tutto minuscolo, scriverò il mio diario di bordo, libero e senza troppo editing. 

OK? So che ci tenete, voi tre cari e accaniti lettori, ad essere sempre informati e quindi, questo è quanto. 

ARGOMENTO CHE MI INTERESSA / cazzi miei
Questo è il nuovo modello del Blog.

Perché l'importante è sempre quello: scrivere, non importa cosa, non importa dove, non importa quando e non importa quanto, importa solo farlo.

Voglio scrivere un romanzo e ho bisogno di disciplina. 
State certi che se non scriverò sul blog, starò scrivendo da qualche altra parte. Ma scriverò sempre. Non mollerò mai. MAI!! ...Sto impazzendo...

Alla prossima!

sabato 9 marzo 2019

Passione

Quando scriviamo parliamo di noi. Sempre. Non importa quanto cerchiamo di nasconderlo; ogni volta che esprimiamo un concetto o che scriviamo una riga di testo, quella riga parla di noi.
Anche se fosse semplicemente la lista della spesa, è a te che piacciono quelle cose e quindi chi le legge, scopre inevitabilmente qualcosa di tuo.
Esprimersi è nella natura umana ed esprimere se stessi al giorno d'oggi, non è mai stato così facile.
Abbiamo moltissime possibilità per farlo: Blogger, Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram, eccetera eccetera.
E abbiamo moltissimi modi di farlo: scrivere, recitare, filmare, fotografare, disegnare, ballare, eccetera eccetera.
Lo facciamo tutti e lo facciamo da sempre, da molto prima dei social network. Lo facciamo perché vogliamo lasciare una traccia di noi nel mondo. È un grido disperato che cerca di attirare l'attenzione verso di noi, verso la nostra vita:

<<Ehi!! Guardatemi! Sono Qui!! Sono insieme a voi... Forza voltate la testa, guardatemi!>>
Ad alcuni va bene, alla maggior parte no. La maggior parte delle persone viene ignorata. Il loro grido non viene ascoltato e se qualche volta riesce ad essere captato, poi non ha la forza per diffondersi nel mondo. Nessun altoparlante lo ripete agli altri. Il loro messaggio si ferma lì. Nessuno lo sentirà più.
È così: siamo esseri sociali che privilegiano solo alcuni di noi, probabilmente i più meritevoli mentre scegliamo di ignorare tutti quelli che non ci emozionano, che non ci danno niente in cambio del tempo che spendiamo per loro.

<<Se non mi lasci niente, io ti abbandono. Se non mi dai qualcosa, io me ne vado.>>

E così ci si ritrova sempre più soli. Disperati e incapaci di diffondere il nostro pensiero al mondo, di mostrare la nostra brillante personalità. Incapaci di ottenere un risultato soddisfacente: inutili.
Allora iniziamo a ragionare: cosa c'è che non va? Dove sta l'errore? Stiamo sbagliando strada o obbiettivo?

"Non Mollare! Insegui il tuo sogno!"

Belle parole. Dovrebbero motivarci? Sono anni che inseguiamo sogni e qui i risultati scarseggiano, anzi, sono nulli. 
Perché dovremmo continuare? A che pro? Chi ce lo fa fare?

Per voi ho solo una risposta:


PASSIONE.


Continuiamo perché ci piace. Perché amiamo quello che facciamo e poco importa se nessuno leggerà ciò che scriviamo, o se nessuno vedrà il nostro dipinto, o il nostro cortometraggio; per noi l'importante è fare ciò che amiamo. Un giorno passato senza dedicare un po' di tempo alla nostra passione, per noi è un giorno perso. Il nostro, è un pensiero fisso, costante. È ciò che ci fa alzare al mattino e che ci fa muovere. Quando hai una passione, sai che qualunque giorno potrebbe essere quello giusto in cui creerai il tuo capolavoro, il giorno in cui avrai quell'idea che nessun altro ha mai avuto e che dimostrerà a tutti quanti quanto vali.

Quando hai una passione, non t'importa se qualcuno ascolterà quello che hai da dire o meno, tu lo dirai lo stesso, perché non potrai farne a meno e, se qualcuno avrà la sensibilità per cogliere il nostro messaggio tanto meglio, ma non sarà di certo il silenzio che ci circonda a fermare la nostra voce

Ignorateci pure, noi non ci fermeremo per così poco.

Passione: non serve altro.