venerdì 21 aprile 2023

Le opinioni degli avvoltoi

In ogni ambito della società esistono due tipi di persone: 
quelli che fanno le cose e quelli che criticano le cose e le persone che fanno le cose. 

Questa seconda categoria di persone ritengo non siano altro che avvoltoi, i quali non riuscirebbero mai ad emergere senza cannibalizzare le idee e le creazioni di altri individui che, mettendosi in gioco, espongono il fianco a questi parassiti della comunicazione. 

Gli avvoltoi/parassiti non apportano nessun valore alla creazione originale. La critica non è mai costruttiva, si limitano a demolirla senza approfondire in nessun modo la loro posizione. Voi che li seguite saprete solo che a loro, quella cosa lì, fa schifo. 

Ognuno ha le proprie opinioni su ciò di cui fa esperienza, è ovvio, ma costruirci sopra una carriera o un personaggio lo trovo davvero patetico. La critica costante che "Il popolo del web" sbrodola continuamente sulle proprie pagine Twitter, Instagram e Facebook, mostra l'evidente incapacità di pensiero di queste persone che copiaincollandosi modi di dire, ed espressioni che vanno di moda, credono di elevarsi sopra a tutti per originalità e creatività. 

A mio parere sembrano solo patetici cloni gli uni degli altri a caccia di like facili.

È molto facile criticare negativamente qualcuno o qualcosa piuttosto che mettersi in gioco e provare a creare qualcosa di nuovo e originale. Per farlo serve fatica, molto studio, grande intuizione, ma soprattutto tanta fatica. Ah l'ho già detto? Sarà perché è davvero così: FATICOSO, e non sono molti quelli che hanno tutta questa voglia di far fatica. Molto meglio attaccarsi alla locomotiva e farsi trascinare all'interno di dinamiche che per essere comprese hanno bisogno di molto tempo e molta fatica. È chiaro che è faticoso? Perché se volete lo ripeto ancora...

Qualche volta fa piacere leggere opinioni su un libro che ci interessa, su un prodotto in uscita o su un fatto particolarmente sentito dall'opinione pubblica, ma credo che il parere espresso dal personaggio di turno debba avere tre caratteristiche fondamentali:

1- Deve essere onesto. 
Non deve essere di parte, non deve essere commerciale o denigrante e non deve avere un ritorno in termini economici o di popolarità.
    
2- La critica deve essere fatta da persone competenti in quella determinata materna. 
Un regista di cinepanettoni non può spiegare alle persone perché i loro figli non vanno vaccinati; non è del mestiere e la sua opinione non ha nessun valore quindi può tenersela per sé. Al contrario, se volesse spiegare come come costruire una trama, fare riprese particolari o montaggi emozionanti, saremmo tutt'orecchi. 

3- La critica non deve essere un attacco a priori. 
Si possono avere opinioni divergenti è ovvio, ma se queste venissero espresse con argomentazioni valide, chiunque le accetterebbe come un punto di vista alternativo e potrebbero anche risultare utili per la crescita del progetto o della persona in questione.

Avere questi atteggiamenti nei confronti di qualcuno che ci ha messo l'anima per fare qualcosa è una questione di buon senso e, mentre l'utente medio delle varie piattaforme, per avere un misero "like" in più,  tende a demolire tutto quanto, noi dovremmo cercare di invertire la rotta tracciata da questi avvoltoi/parassiti comportandoci nel modo più onesto possibile: 
Mandarli affanculo e smettere di seguirli.


Questa è la mia opinione, il mio pensiero, la mia critica.

Ora potete fare quello che sapete fare meglio:

Demolitela.





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